X
martedì 1 Luglio 2025
Cerca

“Bilancio regionale, votiamo contro: poche risorse e 45 milioni di tagli”

ABRUZZO. “La destra non si è smentita e anche la manovra 2025 non contiene misure in grado di sostenere le abruzzesi e gli abruzzesi e di rilanciare una regione piena di ferite: quello discusso in aula è uno dei bilanci più poveri dell’era Marsilio e con meno risorse disponibili. La destra sulle cifre continua a dire bugie: i 15 miliardi annunciati dalla consueta propaganda non ci sono, le “spese discrezionali” arrivano a 130 milioni a cui sono stati apportati 45 milioni di accantonamenti e quindi di tagli per responsabilità politiche che sono della destra. Parliamo dei tagli che il Governo nazionale ha chiesto a Regioni ed enti locali e poi il grande deficit della sanità, prodotto dalla cattiva governance regionale. Queste lacune si traducono in un mega taglio del 30% che grava sulle spalle degli abruzzesi e nella certificazione del fallimento dell’accoppiata Meloni-Marsilio”.

Così il segretario regionale Pd Daniele Marinelli, il capogruppo in Consiglio regionale Silvio Paolucci con i consiglieri Antonio Blasioli, Dino Pepe, Antonio Di Marco, Sandro Mariani e Pierpaolo Pietrucci sulla discussione del Bilancio in Consiglio. Ecco le nostre proposte per rilanciare l’Abruzzo.

“Qualcosa abbiamo cercato di salvarlo, costruendo una proposta concreta: gli emendamenti presentati sia come gruppo PD, sia come Patto per l’Abruzzo, sono pensati per colmare le tante lacune lasciate dalla Giunta Marsilio nel sociale, sui trasporti, in agricoltura, nel lavoro, nello stallo delle infrastrutture. Dal Governo regionale non abbiamo avuto risposte su nessuno di questi argomenti, tranne annunci vani e un metodo che premia i pochi e i soliti “amici,” trascurando il bene più grande, gli abruzzesi, ai quali abbiamo pensato mettendo nero su bianco proposte attuabili – illustrano i due esponenti del PD – . Ancora una volta ha dovuto farlo l’opposizione, com’è accaduto con un’altra misura ignorata, lo stanziamento dei contributi per la vita indipendente, destinati alle tantissime persone con disabilità che hanno dovuto gridare e chiedere supporto per ottenere diritti e che soltanto grazie alla nostra mobilitazione in consiglio regionale, insieme a quella dei sindacati e delle associazioni in tutta la regione, hanno trovato copertura. Cosa che accadrà anche con la proposta dell’esenzione del bollo auto per le imprese e i cittadini residenti nelle aree interne, una misura che si avvia a concretizzarsi con lo stanziamento di 1 milione di euro e che è una prima condizione favorevole in termini, fiscali, finanziari e amministrativi per contrastare lo spopolamento e per favorire l’insediamento di aziende, per promuovere lo sviluppo economico, sociale e l’occupazione che in questi anni le poche attività della Regione targata Marsilio non è riuscita ad alleviare e che siamo siamo riusciti a inserire insieme ai colleghi del Patto che ringraziamo. Va riconosciuto sostegno alle imprese del settore primario con la costituzione di un fondo straordinario da 10 Mln a ristoro dei danni subiti a causa delle emergenze climatiche registratesi nelle annualità 2023 e 2024. Così pure come vanno sostenute le famiglie e i Comuni. Per le famiglie rimaste senza contributi per gli affitti proponiamo l’istituzione di un ulteriore Fondo regionale da 7 Mln per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, per sopperire il mancato rifinanziamento del Fondo nazionale operato dalla Legge di Bilancio 2023 dal Governo Meloni. Per i Comuni a cui il Governo Meloni ha comminato tagli su tagli per l’anno 2024, la nostra proposta è la creazione di un fondo da 10 Mln nel Bilancio a beneficio di tutti i Comuni e delle quattro Province abruzzesi, da destinare secondo criteri oggettivi, imparziali e trasparenti, che tengano conto della popolazione e del disagio territoriale. Sui trasporti urge una norma dedicata all’istituzione del Biglietto Unico Regionale ABRU e per sostenere l’agevolazione tariffaria, fino alla gratuità, per le studentesse e gli studenti di ogni ordine e grado e delle università. Come pure va rifinanziata la Legge 2/2018 con 2 Mln destinati alla costruzione di nuovi impianti sportivi o all’ampliamento di quelli esistenti. Serve un fondo di rotazione da 100 Mln, per sbloccare gli investimenti fermi, al fine di sopperire alle esigenze finanziarie dei soggetti beneficiari delle risorse di cui all’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione, con l’obiettivo di assicurare il conseguimento degli obiettivi realizzativi e di spesa di cui al predetto Accordo la cui dotazione finanziaria complessiva è 1,2 Mld. Non basta, gli annunci non realizzano gli ospedali, vanno stanziate le ulteriori risorse per la progettazione del nuovo ospedale regionale San Salvatore dell’Aquila, al fine di non lasciare indietro il presidio sanitario del capoluogo di regione. La partita da giocare è su queste priorità, del tutto ignorate da chi dovrebbe conoscerle e, soprattutto, risolverle”.

“Il centrodestra lascia senza risposte le grandi questioni e non offre soluzioni concrete alle reali necessità dell’Abruzzo.  È un giudizio negativo quelle delle opposizioni sulla sessione di Bilancio appena conclusa in Consiglio regionale, nonostante siano state approvate importanti proposte avanzate dal Patto per l’Abruzzo,  che si aggiungono a quelle presentate dai singoli partiti di opposizione: come i fondi alla Vita indipendente; il fondo rotativo per il microcredito e il fondo da 1 milione di euro per sostenere le spese dei cittadini delle aree interne relative al bollo auto.  

“Siamo riusciti ad ottenere importanti risultati per sostenere gli abruzzesi, soprattutto le fasce più deboli della popolazione – spiega il Capogruppo Luciano D’Amico – anche se  la Regione Abruzzo avrebbe dovuto e potuto fare molto di più promuovendo una programmazione orientata a una maggiore sobrietà e oculatezza. Abbiamo ascoltato infruttuosamente gli interventi di maggioranza e Giunta, che ci hanno inutilmente elencato azioni poste in essere che rientrano nell’ordinaria gestione dell’Ente, senza dire nulla sui criteri che hanno orientato l’allocazione delle poche risorse non vincolate e non finalizzate a disposizione del Consiglio.  Ciò che personalmente ritengo più grave è, ancora una volta, il finanziamento riservato ai festival e ad alcuni eventi con individuazione diretta, soprattutto in un momento in cui il settore del sociale soffre particolarmente, in cui il comparto agricolo è in ginocchio e le aree interne continuano a soffrire la carenza di servizi, aumentando così il fenomeno dello spopolamento. Per questo mi sono astenuto su tutti gli emendamenti, sia di maggioranza che di opposizione, che avevano come oggetto l’affidamento diretto riservato a festival, a eventi e concerti vari, sia perché le risorse sono pochissime e le priorità altre, sia perché è previsto il bando dedicato per gli eventi e, a mio avviso, è su quello che dovrebbero essere destinate le risorse, compiendo un passo avanti in trasparenza e pari opportunità di partecipazione, con valutazioni tecniche e non politiche di ciò che va finanziato.
La Regione Abruzzo continua nella sua visione miope delle reali esigenze dei cittadini e delle cittadine abruzzesi e dice no a proposte di buon senso che avevano lo scopo di colmare tutte quelle carenze generate nelle maglie del Bilancio, come il fondo da destinare ai Comuni, sul quale il Governo nazionale ha attuato pesanti tagli per le spese correnti; o come il rifinanziamento integrale del sostegno agli affitti, che avevamo chiesto attraverso un emendamento per ciascuna annualità 2025/2027. La maggioranza ha rifiutato di tendere una mano a chi si trova in una condizione di morosità incolpevole e, a causa della mannaia imposta dal Governo Meloni sul tema, oggi è senza sostegno.  
Così come hanno detto no all’istituzione di un apposito fondo per l’attuazione del Biglietto Unico Regionale (ABRU) a 1,40 euro su tutto il territorio regionale, per sostenere l’agevolazione tariffaria, fino alla gratuità, per gli studenti di ogni ordine e grado. Il biglietto unico avrebbe semplificato la mobilità dei cittadini, incentivando l’uso del trasporto pubblico locale tutelando l’ambiente e contrastando lo spopolamento delle aree interne, facilitando la connessione tra territori e riducendo i disagi di chi è costretto a muoversi per lunghi percorsi tra un comune e l’altro.
Abbiamo anche proposto, incontrando l’ostacolo del centrodestra,  di stanziare un fondo volto a mitigare la profonda crisi che sta interessando il settore primario. In particolare per il riconoscimento di contributi a titolo di ristoro dei danni subiti dal comparto agricolo, a causa delle emergenze climatiche registratesi nelle annualità 2023 e 2024. Anche su questo la maggioranza ha detto no, nonostante il comparto agricolo sia  di fondamentale importanza per lo sviluppo economico abruzzese e i ritardi della Regione sull’erogazione dei ristori mette in ginocchio centinaia di aziende” conclude D’Amico.

Il centrodestra del Presidente Marsilio trova sempre i soldi per feste e fiere ma non li trova mai per salute, sociale e ambiente, motivo per cui come Movimento 5 Stelle abbiamo fermamente votato contro il bilancio e la legge di stabilità. Il bilancio regionale approvato stasera è stato predisposto dalla stessa maggioranza che ha governato nei cinque anni precedenti: una condizione inedita che dovrebbe agevolare chi oggi si trova nuovamente al governo nell’attuazione di quelle misure necessarie a risolvere finalmente le criticità che i territori vivono ma che, invece, nel caso della Giunta Marsilio ha rappresentato l’ennesima debacle. Il bilancio di previsione finanziaria per il triennio 2025/2027, presentato ieri in Consiglio Regionale, è un documento da censurare. Ancora una volta mancano programmazione e visione, vengono applicati tagli lineari e le poche risorse realmente libere a disposizione della maggioranza vengono spese male e discrezionalmente. Parliamo, ad esempio, di 17 milioni di euro di fondi europei per l’attuazione del programma Gol, la cui gestione si è rivelata un netto fallimento avendo formato un numero esiguo di persone a fronte di un’enorme platea di utenti che attendevano, e attendono tutt’ora, una riqualificazione utile ad una nuova collocazione lavorativa. Vi è poi l’assenza di qualsiasi fondo utile alla manutenzione delle case Ater che sono sempre più fatiscenti ed al cui interno gli inquilini vivono quotidianamente situazioni di profondo disagio. Ritroviamo il rifinanziamento della legge 32/2021 indirizzata a contrastare lo spopolamento delle aree interne. Una misura totalmente inefficace, come avevamo già denunciato e come è stato raccontato dai sindaci anche nel corso delle commissioni. Quei soldi servono per trasporti, educazione e sanità, vere priorità per le aree interne”, dichiarano i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Erika Alessandrini e Francesco Taglieri, capogruppo in Consiglio Regionale.

“In continuità con il passato la Giunta Marsilio ha preferito applicare ancora una volta la ‘ghigliottina’ per contingentare i tempi e chiudere a qualsiasi forma di confronto. Di fronte alla pochezza di questo bilancio, grazie alla ferma determinazione del Movimento 5 Stelle e delle opposizioni la maggioranza è stata obbligata a trovare le coperture necessarie per garantire i diritti dei beneficiari della graduatoria 2024 per i progetti di Vita Indipendente, con un ritardo da parte della maggioranza di un anno. Una battaglia che abbiamo portato avanti già negli anni passati e che ha portato la platea dei circa 60 aventi diritto fino al 2021 agli oltre 600 attuali. È stata poi accolta la nostra proposta di costituire un fondo di un milioner garantire l’esenzione del bollo auto ai residenti dei Comuni nelle aree interne”.

Tra i principali emendamenti bocciati dal centrodestra vi sono quelli della Consigliera Alessandrini in merito al finanziamento di contributi in favore delle famiglie che hanno all’interno del proprio nucleo familiare un componente affetto da patologia oncologica o in attesa di trapianto o sottoposto a trapianto per le spese di viaggi, vitto e alloggio, così come la richiesta di finanziare il registro tumori regionale per attività di studio e indagine epidemiologica. Oltre a questi, è stata bocciata anche la richiesta di finanziare il cosiddetto “reddito di libertà” in favore delle donne vittime di violenza per consentire loro di superare le condizioni di dipendenza economica, sopruso o ricatto. Anche gli emendamenti presentati dal capogruppo Taglieri sono stati bocciati: parliamo di quello relativo alla promozione degli screening oncologici per fare prevenzione sui territori, quello in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche nei comuni abruzzesi e quello riguardo i giochi inclusivi per garantire ai bambini e alle bambine con disabilità la normalità del divertimento quotidiano.

“E’ stato appena approvato il bilancio 2025-2027 della Regione Abruzzo, con la solita serietà che contraddistingue questo governo regionale. Una norma di buon senso che risponde a precise esigenze dei territori e degli abruzzesi, dalla sanità allo studio e al sociale, dalle infrastrutture alla cultura. 

Previsioni di spesa che certamente arricchiremo nel corso del prossimo anno per soddisfare ancor meglio i bisogni dei nostri cittadini. Ringrazio tutti i colleghi di maggioranza per il proficuo lavoro di squadra che, come sempre, conduce a misure mirate e necessarie, ed anche i colleghi di opposizione per il contributo fornito”.

Lo afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia.