VASTO. “La rendicontazione di una progettualità del 2014, realizzata grazie all’efficiente visione dell’associazione Ada, per i diritti degli anziani, presieduta dalla professoressa Ada Serafini. Un esperimento trasversale di comunità che ha riguardato diversi ambiti della vita comunitaria: la scuola, con il coinvolgimento della Nuova direzione Dittattica, grazie alla sua dirigente Concetta Delle Donne, e diverse associazioni che confluiscono nelle politiche giovanile come quella del Grido CineTeatro, con Piero Garone e Giorgia Berardino, e con il recinto di Michea che ha contribuito alla riqualificazione. Un’iniziativa che fa dialogare il bene culturale e la promozione del verde del giardino Genova Rulli, che purtroppo di recente è assurto alle cronache con il cedimento del tetto sulla parte di via Roma. Un progetto lungimirante che ha spiegato alla comunità il valore di quel bene, tenendo presente che un il patrimonio storico richiede una rifunzionalizzazione e una manutenzione fatte con costanza e precisione come in pochi altri ambiti, si pensi per esempio agli interventi che hanno riguardato il Teatro Rossetti e il Palazzo d’Avalos”.
A dirlo stamani è l’assessore a Cultura e Turismo Nicola Della Gatta in occasione della conferenza stampa che si è svolta stamani a Palazzo di Città per restituire il bilancio delle attività svolte in seno al progetto G.I.O.C.O., Giardino Inclusivo Oasi Collettiva. Al suo fianco i colleghi di giunta Paola Cianci (Istruzione e politiche giovanili), Anna Bosco (Sociale) e Gabriele Barisano (Ambiente).
Non è mancata la presidente del sodalizio promotore Leila Serfani: “L’iniziativa nasce dal desiderio di una nonna di portare avanti un’esperienza da vivere insieme al suo nipotino nel rispetto del patrimonio artistico e culturale della città. Sono io quella nonna che ha proposta un’idea accolta con entusiasmo dal Comune e che ha dato vita al progetto Adotta un monumento. Poi, con il bando regionale dedicato al terzo settore, si è ampliato generando un ben più ampio progetto, restituendo a tutta la comunità il giardino dello storico complesso Genova Rulli con laboratori artistici, giochi società e tanto altro. Un progetto di alta rilevanza sociale. Un luogo che ha ripreso nuova vita e che ha accolto turisti e passanti che hanno potuto ammirare il patrimonio artistico e che soprattutto nonni e studenti insieme”.
Esito dell’iniziativa un opuscolo informativo curato dalla presidente e dallo storico vastese Alessandro Cianci.
“Una sfida – ha rimarcato l’assessore Cianci – raccolta e realizzata nel miglior modo possibile. L’obiettivo era lanciare un messaggio di lavoro intergenerazionale sinergico. Un posto che merita ulteriori fondi per la sua riqualificazione. In tanti hanno avuto la possibilità, soprattutto gli alunni, di apprezzarne la bellezza. Trasformare un momento conviviale in uno di rilevanza sociale facendo entrare in contatto tra loro mondi sconosciuti come una tappa del Dal Basso festival”.
“Una spinta – ha aggiunto Bosco – a mettersi in gioco rispetto ad un progetto ampio, aprendo un luogo fondamentale della storia di Vasto al turismo”.
Ad intervenire anche la dirigente Concetta Delle Donne: “Porto la voce della scuola e soprattutto dei bambini che non sono cittadini del domani ma dell’oggi e che per questo devono essere parte della società. La nostra scuola conta 10 plessi che abbracciano tutto il territorio e da 8 anni lavoriamo sui temi di cittadinanza attiva facendo partecipare i bambini a tutte le attività andando anche a promuoverle con grande attenzione alla didattica del territorio. Oltre 150 bambini sono stati coinvolti e che hanno quindi potuto studiare il palazzo, le sue origini e la storia. Abbiamo portato lì dentro i loro sorrisi accompagnati dai nonni ed è stato un momento importantissimo. Nonni che hanno vissuto ore diverse in compagnia dei propri nipoti in un ambiente che non vedevano da anni e che ne hanno avuto la possibilità grazie a questa iniziativa”.
A parlare del coinvolgimento associativo Piero Garone: “La nostra associazione ha la missione di rilanciare la culturale a partire dai giovani e dalle ore esigenze e questa è stata un’ulteriore sfida”.
Il curatore della parte narrativa Alessandro Cianci ha detto: “Attraverso la storia di un luogo si comprendono anche le dinamiche sociali e questo palazzo è lo specchio della società di allora. Da convento a residenza ha testimoniato l’incontro di famiglie differenti che si sono unite con tutta la storia che ne è poi seguita. I vastesi vogliono che qualcuno racconti la storia della propria città partendo da quello che vedono e dalla narrazione sulle sue famiglie”.
Lea Di Scipio



