VASTO. Sempre più aggressioni al personale sanitario da parte di parenti di pazienti per colpa di malfunzionamenti e lunghe attese. Situazione che si verifica perché in maniera impropria vengono addebitate colpe a chi in realtà molto spesso non è messo nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio operato.
Uno dei casi che ha suscitato più clamore in Abruzzo riguarda il dirigente medico Daniela Buccella che da 8 lavora presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Pescara e che lo scorso 18 ottobre ottobre è stata aggredita da un paziente che stava assistendo e che ora rischia 5 anni di carcere con la nuova normativa.
Nel video i dati allarmanti di questo fenomeno che non risparmia la nostra regione e una soluzione percorribile quella di migliorare la sanità di prossimità per alleggerire il flusso di lavoro all’interno dei Pronto soccorso regionali.
Federico Cosenza