CUPELLO. “La recente nomina di un membro del Consiglio di Amministrazione del Civeta al Collegio dei Revisori solleva importanti interrogativi sulla trasparenza e sull’etica delle decisioni amministrative all’interno dell’ente.
È legittimo chiedersi: è appropriato che una persona che fino a ieri prendeva parte attiva alle decisioni strategiche e gestionali dell’ente, oggi si trovi nella posizione di doverle controllare? Il passaggio dal ruolo di amministratore a quello di revisore rappresenta una dinamica potenzialmente problematica, in quanto si rischia di compromettere l’imparzialità e l’indipendenza necessarie per esercitare il controllo contabile e gestionale.
La funzione del Collegio dei Revisori è cruciale per garantire la correttezza e la trasparenza delle operazioni amministrative. Tuttavia, se tra i revisori siede una figura che ha direttamente contribuito alle scelte e alle politiche che ora dovrebbe vigilare, il principio di separazione dei ruoli viene di fatto messo in discussione. Questo potrebbe minare la fiducia dei cittadini e delle istituzioni locali verso l’operato del Civeta.
Sorge poi un altro dubbio: quali sono stati i criteri che hanno guidato questa nomina? È stato rispettato un processo trasparente e meritocratico, o si tratta di una decisione dettata da logiche di opportunismo o di favoritismo? La sensazione di un possibile conflitto di interessi, anche solo percepito, è un’ombra che non dovrebbe gravare su un ente di questa importanza.
Il Civeta, come ogni ente pubblico, ha il dovere di agire nel massimo rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e buona amministrazione. Nomine come questa rischiano di compromettere l’immagine dell’ente e di alimentare dubbi sulla gestione delle risorse pubbliche.
La comunità ha diritto a una spiegazione chiara e dettagliata su questa decisione. Solo attraverso una gestione trasparente e responsabile si potrà garantire la fiducia dei cittadini e delle istituzioni nei confronti di un sistema che deve essere al servizio della collettività.
È quindi doveroso chiedersi: quali garanzie di imparzialità può offrire questa nomina, e perché si è scelto di intraprendere un percorso così ambiguo?”.
OFFICINA CUPELLO
Gruppo Consiliare
Coordinamento Politico