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venerdì 14 Marzo 2025
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Il piccolo Nicola Varrenti di Mafalda tra i testimonial della Lega del Filo d’Oro

Mamma Paola: “Penso che Nicola sia nato per insegnare qualcosa a noi adulti e ai suoi coetanei

MAFALDA. È stato scelto tra i protagonisti dello spot realizzato in occasione del 60esimo compleanno della Lega del Filo d’Oro. Nicola Varrenti ha quasi sette anni e vive a Mafalda con i suoi genitori Paola Sacchetti e Alessio. Un bambino curioso, vispo e dotato di contagiosa dolcezza, nato prematuro e che a seguito di una complicanza vissuta durante il parto ha subito danni cerebrali che gli hanno causato difficoltà visive e motorie. Nicola, insieme ad altri due bambini, è stato scelto come testimonial, al fianco di Neri Marcorè e Renzo Arbore, dell’ormai storica fondazione che negli ultimi venti anni ha triplicato il numero degli utenti, oltre 1.200, che beneficiano di uno o più servizi (diagnostici, educativo-riabilitativi e socio-educativi).

 “Spesso –racconta mamma Paola – quando accadono queste cose, ci si sente abbandonati a sé stessi e trovare le informazioni giuste può rivelarsi complesso. Ogni giorno è una lotta continua, possono emergere questioni inaspettate da risolvere, come un pulmino non attrezzato per accompagnarti a scuola dove magari manca anche l’ascensore. Oggi Nicola frequenta la primaria e più si va avanti più crescono anche i problemi. Lo sconforto, quindi, è sempre dietro l’angolo, ma ogni piccola conquista quotidiana, da una parola nuova pronunciata o a un gesto imparato, cancella ogni forma di rabbia perché capisci che la strada intrapresa è quella giusta perché porta a dei risultati concreti. E quella della Lega del Filo d’Oro si è rivelata tale e si concretizza nella gentilezza dei professionisti a disposizione che coccolano ciascun bambino che per loro non è un numero, ma una persona da accompagnare in un percorso personalizzato”.

Negli ultimi anni Nicola, insieme alla sua famiglia, ha trascorso per due volte consecutive tre settimane nel centro di Osimo dove ha ricevuto le cure dei terapisti che l’hanno coinvolto in attività di musicoterapia, logopedia, fisioterapia, nuoto e tanto altro, tutte comunque finalizzate a stimolare il bambino in maniera mirata ed adeguata alle sue esigenze. A conclusione di queste esperienze gli specialisti redigono una relazione dettagliata con tutte le strategie che i suoi cari dovranno continuare ad adottare una volta tornati a casa: “Ci spiegano – dice Paola – come comportarci nel dettaglio affinché Nicola migliori ogni giorno e quando ne abbiamo la necessità possiamo contattarli per avere supporto di ogni tipo, anche legale rispetto ai diritti che abbiamo per Legge. Per noi la fondazione è un vero e proprio punto di riferimento, ci aiuta a porci degli obiettivi e a raggiungerli. Nicola a livello cognitivo è abbastanza presente, ci sono casi ancora più difficili, complessi da gestire anche psicologicamente per le famiglie stesse. I professionisti della Lega del Filo d’Oro però riescono a vedere il potenziale in tutti i bambini, dando una speranza immensa. Un cenno, un sorriso, un movimento di una mano che fino a prima era impensabile sono passi da gigante che danno luce e fiducia ai familiari. Per noi genitori quello che può sembrare un seppur piccolo miglioramento è invece una grande gioia. Penso che Nicola sia un bambino nato per insegnare qualcosa a noi adulti, ma anche ai suoi coetanei. In classe è amato dai suoi compagni che hanno una grande delicatezza nell’approcciarsi a lui”.

Lea Di Scipio