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sabato 19 Aprile 2025
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Infermiere demansionato a operatore socio-sanitario: accolta la richiesta di risarcimento

CHIETI. Il Giudice del Lavoro di Chieti ha accolto la domanda dell’infermiere di risarcimento danni alla professionalità del ricorrente, ritenendo provato che, quanto meno nel periodo dal 10/10/2020 al 31/10/2021, il ricorrente abbia svolto in maniera prevalente ed assorbente, per buona parte della giornata lavorativa, le mansioni dell’operatore socio-sanitario, che le sono state di fatto assegnate in maniera costante e sistematica, a causa della cronica carenza di personale ausiliario di supporto nel reparto di ortopedia del Presidio Ospedaliero di Chieti.

Nella specie, dalle dichiarazioni dei testimoni è emerso che l’infermiere era solito svolgere, oltre alle mansioni di infermiere, anche le attività proprie degli operatori socio-sanitari, quali la somministrazione dei pasti, la pulizia e la sanificazione del letto e del comodino, l’igiene quotidiana dei pazienti allettati, la fornitura ai pazienti di pappagalli e padelle per i bisogni fisiologici e la loro pulizia, il rifacimento dei letti ed il cambio delle lenzuola, la movimentazione di pazienti su barelle e carrozzine, il trasporto dei degenti in altri reparti per l’esecuzione di esami strumentali o di consulenze mediche specialistiche, la risposta alle chiamate effettuate dai pazienti attraverso appositi campanelli e la risposta al citofono ed al telefono del reparto.

Occorre inoltre considerare che l’attività corrispondente al profilo di inquadramento inferiore è stata svolta alla presenza dei pazienti e dei loro familiari, che hanno visto il ricorrente svolgere anche compiti propri di lavoratori inquadrati in categoria inferiore.

Si dice soddisfatta della pronuncia la dott.ssa Patrizia Bianchi, consigliere referente regionale di Nursing Up Regione Abruzzo, che già da tempo conduce questa battaglia a tutela della professione infermieristica, ringraziando per il lavoro svolto l’Avv. Luca Damiano del Foro di Vasto.