VASTO. Amato e conosciuto da tutti in città, Cosimo Zagaria è da ottobre il nuovo sagrestano di San Giuseppe, la concattedrale che si trova nel cuore di Vasto. Non c’è cittadino che non lo abbia visto sgambettare su e giù per le strade della città, lui che ogni mattina si incammina dalla sua casa nella prima periferia per raggiungere una meta sempre nuova. “Certe cose le appendo all’anima”, dice infatti, commentando con grande saggezza questa ennesima sfida di cui è protagonista, che lo rende felice e che al tempo stesso svolge con encomiabile umiltà.
Il 43enne vastese è per l’intera comunità il simbolo di chi non si scoraggia mai, sempre affettuoso e pronto all’aiuto e all’ascolto spinto dalla voglia, come lui stesso racconta, di “fare per gli altri, di dare valore a quello che faccio e alla mia persona. Anche perché se gli altri stanno bene sono contento anch’io”. L’esperienza che lo vede oggi vestire i panni del braccio destro del parroco di uno dei luoghi sacri più importanti di Vasto non è la sola che ha vissuto. Da scout dell’oratorio salesiano, dove Cosimo ha anche svolto il servizio civile ai tempi di don Francesco Labarile, ha poi prestato servizio per alcuni mesi nelle sale del Polo Bibliotecario “Raffaele Mattioli”.
“Eravamo a Lourdes con don Luca Corazzari – racconta – e mentre andavamo alla grotta gli ho chiesto se avesse bisogno di una mano perché sapevo che Marcello era andato in pensione. Così è cominciato tutto anche grazie al supporto di Carlo Pracilio e Davide Pollutri della Caritas diocesana”. Risoluto e affidabile nel suo nuovo impegno, Cosimo ogni mattina arriva puntuale alle 8.15 in chiesa. La apre e controlla che sia tutto a posto, poi va in ufficio che lascia solo se ha qualche commissione da fare. Riceve le persone, risponde alle telefonate, segna le messe per i defunti, tutto questo fino alle 12.30. Dopo la pausa per il meritato pranzo, nel pomeriggio torna al suo posto dove resta fino a sera.
“Dopo tanto buio ho trovato la luce”, dice infine Cosimo nel ricordo del fratello Francesco, che si è spento a 35 anni nel 2023, di papà Giovanni, scomparso nel 2019, e di mamma Lucia Fiorella che perse la vita in un tragico incidente nel 1994 stradale sulla Statale 16 mentre tornava da un incontro di preghiera al Santuario della Madonna dei Miracoli di Casalbordino. Cosimo era allora solo un adolescente e oggi è diventato un uomo coraggioso, forte e sempre pieno di cose da sbrigare, di impegni e di progetti. I suoi familiari sarebbero certamente orgogliosi di lui.
Lea Di Scipio