VASTO. Pneumatici, tavolini, televisioni, tende e avvolgibili, scatole, calcinacci e materiale vario da costruzione raccolti nei secchi, sedie di plastica, condizionatori e molto altro, tra cui anche mucchi di cenere e batterie per auto tutto rigorosamente inglobato nella vegetazione bagnata dalle piogge recenti.
Questo il raccapricciante scenario cui si sono trovati di fronte tre ispettori ambientali comunali a Vasto in località Canale, un piazzale facilmente accessibile dalla Statale 16. Un’area che in agosto è stata inaugurata col nome di “Parco San Benedetto”. Più di due anni 36mila metri quadri di terreno erano stati liberati da recinzioni e manufatti di privati ormai divenuti abusivi dopo che l’accordo di concessione con le Ferrovie dello Stato era scaduto. Quella zona che circonda l’ex ferrovia, infatti, era stata già anni prima acquisita dalla Provincia di Chieti per la realizzazione della Via Verde Costa dei Trabocchi e gli sgomberi eseguiti nell’intento di realizzare un parco da 47mila metri quadri (Leggi).
La realtà mostra oggi una discarica abusiva, lì dove la scorsa estate è stato anche siglato un protocollo d’intesa siglato da Provincia di Chieti, Comune di Vasto e Legambiente per la nascita dell’Ecospiaggia. A breve si studierà a tavolino quali strategie adottare per tutelare quei luoghi assurti ufficialmente a presidio di legalità (Leggi).




