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domenica 1 Giugno 2025
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“Il Consorzio di bonifica Sud dà in adozione una sua stazione di pompaggio, ma basta aumento canoni”

VASTO. “Abbiamo da poco letto sul sito istituzionale del Consorzio di bonifica Sud, la deliberazione del comitato amministrativo n. 57 del 21-11-2024.
Dando seguito all’iniziativa “ Adotta una infrastruttura”, promossa nel 2019 dall’allora Commissario Straordinario Franco Amicone, (delibera commissariale n.536 del 23-12-2019), il Consorzio di Bonifica Sud dà in “adozione” la sua stazione di pompaggio “Cerratina” ad un privato che, in cambio di una manutenzione ordinaria e straordinaria ed investimenti in automazione, avrà la possibilità di installare, all’interno della stessa centrale, un micro impianto idroelettrico sperimentale.

I ricavi della produzione di energia idroelettrica dovrebbero aggirarsi attorno alle 50.000 euro annui, come scrive la ditta aggiudicatrice della concessione nella nota protocollo n. 3217 del 14-10-2024. Inoltre aggiunge la ditta nella nota: “tale valore rappresenta soltanto una stima poiché, allo stato attuale, non sono a nostra conoscenza i valori delle portate irrigue per le superfici di riferimento”. Quindi i ricavi annunciati potrebbero essere inferiori a quella stima, ma potrebbero essere anche superiori.

Prendendo però per buoni i ricavi dichiarati, e sommando il ricavo annuo per i dieci anni della concessione, non possiamo non porre alcune domande al nuovo consiglio di amministrazione:
Essendo il nostro Consorzio di Bonifica Sud un consumatore seriale di energia elettrica, con spese a bilancio superiore al milione di euro, come mai non prende iniziative del genere in prima persona? Avendo a disposizione le strutture con le quali la produzione di energia idroelettrica è possibile: ovvero le stazioni di pompaggio e le condutture con l’acqua a pressione nelle quali è possibile installare microturbine? Come mai non è mai stato ideato un piano di investimento pluriennale con il quale ci si fissava l’obiettivo di autoprodursi parte della tantissima energia elettrica che si consuma? E’ vero o non è vero che il nostro Consorzio di Bonifica Sud è forse uno dei pochi in tutta Italia ad avere come un’unica entrata il canone degli agricoltori? (mediamente si paga intorno a 270 euro ettaro, indipendentemente dalla coltura, contro una media nazionale di 60,00 euro). Negli ultimi anni gli agricoltori hanno subito aumenti dei canoni, di oltre il 30%, giustificati proprio dagli aumenti legati al costo dell’energia. E allora rivolgiamo un appello al neoeletto presidente del Consorzio di Bonfica Sud e alle associazioni di categoria che siedono nel nuovo Consiglio di Amministrazione: basta centrali in adozioni; basta aumenti dei canoni ai consorziati; gli agricoltori pretendono un piano di investimenti pluriennale che permetta all’ente di autoprodursi gran parte dell’energia e gli consenta di avere ricavi da reinvestire sulle infrastrutture obsolete”.

Così, in una nota, l’Ass. Acqua Nostra- SàFà.