Approvata in Consiglio regionale la legge sulle aree idonee
ABRUZZO. “La discussione in corso in Consiglio regionale sul provvedimento sulle aree idonee per l’installazione di impianti di energia rinnovabile rischia di porre limiti eccessivi, oltre il necessario, nelle aree protette che rappresentano il 35% del territorio regionale. Occorre equilibrio sulle possibilità e i limiti, a cominciare dai Parchi e dalle aree protette”: lo dichiara Alessandro Paglia, direttore di ALI Abruzzo.
Paglia prosegue: “Dal testo in discussione si palesa la possibilità che in tutti i Parchi e le aree protette sia preclusa l’installazione di impianti rinnovabili, anche di piccola taglia. Una scelta radicale e dannosa, che precluderebbe in queste zone la realizzazione di comunità energetiche. Sarebbe un approccio punitivo verso quelle comunità che hanno fatto la scelta di trovare un equilibrio tra sviluppo antropico e tutela della natura. Si tratta di aree che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello oltre che territori di frontiera per quanto riguarda la sperimentazione di modelli di sviluppo sostenibile.
Auspichiamo che le disposizioni siano mediate, assieme ai rappresentanti dei Parchi e delle aree protette, attraverso il semplice buon senso, facendo sì che a certe condizioni e in alcuni contesti l’energia rinnovabile sia un’opzione nelle aree protette della nostra regione, anche perché la stessa 394, la legge quadro sulle aree protette all’articolo 11, così come la legge regionale non prevedono un esplicito divieto. Se davvero vogliamo abbattere le bollette, il costo dell’energia, lo spopolamento, le emissioni dannose per il clima non possiamo prescindere dalla ricerca di un equilibrio. Ci auguriamo che la discussione in corso in queste ore tenga conto di queste istanze territoriali e giunga a un compromesso avanzato”.
“Questo pomeriggio in Consiglio regionale è stata approvata una norma importantissima, tra le prime in Italia, per raggiungere gli standard richiesti dall’Europa, rispettando le nostre riserve, i nostri parchi e le fasce di rispetto. Abbiamo dimostrato una grande mediazione, ascolto e soprattutto tutela del territorio dell’ambiente e del mondo produttivo. Un lavoro confermato anche dai colleghi dell’opposizione, Ennio Pavone e Giovanni Cavallari, che hanno riconosciuto l’azione di responsabilità della maggioranza”. Così il consigliere di Fratelli d’Italia, delegato all’Energia, Nicola Campitelli, a margine dell’approvazione del pl 45/2024.
“Sono state definite le aree idonee facendo sintesi delle diverse norme nazionali, che già limitano l’installazione del fotovoltaico in aree agricole – spiega Campitelli, rassicurando chi ha ancora qualche timore – e noi siamo stati anche leggermente più cautelativi e restrittivi proprio per tutelare maggiormente l’ambiente ed il mondo produttivo. Anche per i tetti, non si può certo dire che li abbiamo esclusi dalle aree idonee perché, di default, vanno in edilizia libera e dunque non hanno bisogno di essere individuate all’interno di un progetto di legge. Chi sostiene il contrario non conosce la normativa. Questo progetto di legge poteva essere approvato già a dicembre ma ho voluto che fosse maggiormente condiviso e non mi sono opposto alle richieste di rinvio, lavorando sempre in modo costruttivo con tutti. Ricordo come sul testo ci siano state oltre 60 audizioni di associazioni ambientaliste, sindaci, professionisti ed altri portatori di interesse. Ringrazio – conclude Campitelli – tutta la struttura, il gruppo di lavoro che ha riguardato diversi dipartimenti della Regione Abruzzo, il presidente della II commissione, Emiliano Di Matteo, per l’ottimo e serrato lavoro svolto, ed il capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia per il serio e proficuo apporto fornito su specifiche tematiche”
“L’ Abruzzo da oggi può contare su un quadro normativo chiaro in tema di localizzazione degli impianti di energia rinnovabile, così come ci viene richiesto. L’approvazione in Consiglio regionale del progetto di legge 45/2024 rappresenta un tassello fondamentale per una transizione energetica equilibrata, che mira a garantire lo sviluppo sostenibile, ma nel rispetto del paesaggio, dell’ambiente e delle attività economiche. Attività che é nostro interesse salvaguardare così come le aree interne, su cui la Regione anche attraverso il Comitato per la legislazione sta lavorando per la loro valorizzazione e rilancio. La norma, perfettamente in linea con il decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica 21 giugno 2024, risponde e cerca di venire incontro, insomma, alle varie esigenze, tenendo comunque conto che l’Abruzzo nel 2030 dovrà raggiungere l’obiettivo dei 2.092 MW di produzione di energie rinnovabili”.
Così i consiglieri regionali della Lega,
Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti.
“Come detto, – sottolineano – garantiamo oggi regole chiare e una pianificazione sostenibile senza compromettere il settore agricolo, che per l’Abruzzo e la Lega è strategico. E’ strategico per il valore economico, occupazionale, per la sua valenza identitaria. E naturalmente per il ruolo centrale che riveste nella tutela del territorio e della biodiversità. Con questa legge, preserviamo i terreni agricoli e quindi quelli del Fucino, che hanno un ruolo fondamentale nell’economia abruzzese, e rispondiamo alle istanze dei sindaci delle aree interne, salvaguardando la realizzazione delle comunità energetiche anche destinate all’autoconsumo. Ancora una volta, – concludono – la Regione dimostra di saper guardare al futuro con scelte responsabili”.
“L’approvazione della legge sulle aree idonee per le fonti di energia rinnovabile rappresenta un passo fondamentale per rendere l’Abruzzo una regione all’avanguardia e competitiva a livello energetico, senza mai perdere di vista la tutela del nostro prezioso patrimonio ambientale”, dichiara Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale. Verrecchia esprime grande soddisfazione per una norma che è il frutto di un ampio confronto con i portatori di interesse e le forze di minoranza. “Questo risultato dimostra che – sottolinea – quando si lavora con spirito di collaborazione e visione strategica, si possono raggiungere obiettivi importanti per il territorio e per i cittadini”. Un plauso particolare viene rivolto al presidente della commissione consiliare competente, Emiliano Di Matteo, e al delegato per materia, il consigliere FdI Nicola Campitelli, per il lavoro svolto con attenzione e sensibilità. “Grazie alle loro accortezze – aggiunge Verrecchia – è stato possibile contemperare esigenze diverse – agricole, imprenditoriali e ambientali – garantendo un equilibrio che valorizza il territorio e le sue peculiarità”. Tra gli aspetti più significativi della legge, il capogruppo evidenzia lo specifico emendamento riguardante la tutela della terra del Fucino, “Un’area di straordinaria importanza che sarà protetta rispetto alle zone buffer. Questo dimostra come sia possibile promuovere l’innovazione senza sacrificare le eccellenze del nostro territorio”, afferma. Verrecchia conclude ringraziando i colleghi e tutti coloro che hanno contribuito alla stesura e all’approvazione di una norma che, grazie alla sua qualità e alla condivisione trasversale, rappresenta un modello per il futuro. “L’Abruzzo si conferma una regione capace di guardare avanti, coniugando sviluppo sostenibile e rispetto per l’ambiente”.
Un voto di astensione convinto, quello espresso dal Patto per l’Abruzzo sulla legge 45/2024 in merito alle aree idonee, licenziata oggi dal Consiglio regionale. L’intensa giornata di lavori ha visto il gruppo di opposizione saldo sulla convinzione di potenziare la produzione di energie rinnovabili in Abruzzo, ma altrettanto fermo sulla richiesta di tutelare zone di pregio del comparto agricolo e paesaggistico.
Intenzioni chiaramente espresse in una serie di emendamenti di merito, che hanno dato voce alle proposte delle associazioni di categoria, dei portatori di interesse e dei sindaci della Valle Subequana, del Fucino, del vastese e del triangolo d’oro dell’olio (Moscufo, Loreto Aprutino, Pianella). Alcuni, a fronte di un lungo confronto con la maggioranza, sono stati recepiti nel testo finale della legge.
“Grazie al nostro intervento –commentano i consiglieri regionali di opposizione – è stata migliorata una norma di fondamentale importanza per il nostro territorio. L’obiettivo per noi è sempre stato quello di offrire all’Abruzzo un testo chiaro e inequivocabile, che guardasse al futuro in chiave green, ma che contestualmente non abbandonasse la nostra storia e le nostre tradizioni di cura e tutela dell’ambiente alla mercè di installazioni selvagge e incontrollate.
Abbiamo quindi lavorato su degli emendamenti di merito, ottenendo così per il comparto agricolo del Fucino una legislazione speciale, che lo tutela dalla nascita incontrollata di impianti, ma che al contempo consente alle aziende la realizzazione di sistemi di autoconsumo al fine di abbattere i costi dell’energia. L’autoconsumo è stato, poi, garantito sull’intero territorio regionale anche con l’ausilio delle comunità energetiche rinnovabili. Ulteriore salvaguardia è stata riservata agli uliveti e ai vigneti, al fine di garantire le produzioni di qualità dei nostri territori e, infine, è stato inserito, sempre grazie a un nostro emendamento, un obbligo di monitoraggio costante al fine di stilare un report annuale sulle modalità di attuazione e sugli obiettivi raggiunti a livello comunale, provinciale e regionale.
Siamo soddisfatti di questi interventi che nascono dal frutto di un attento ascolto dei territori, dei portatori di interesse e dei sindaci, pur consapevoli che la norma poteva essere migliorata. Le opposizioni oggi dimostrato di avere un atteggiamento responsabile e una visione chiara del territorio, la stessa cosa non possiamo dire del centrodestra, che anche su una norma così importante ha generato enorme confusione ed è stata ostaggio di un tira e molla, probabilmente dovuto a lotte intestine della maggioranza” concludono.