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mercoledì 26 Marzo 2025
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Crisi idrica, Sasi annuncia lo stop alle chiusure programmate

Recuperata la portata della Sorgente del Verde grazie alla neve

LANCIANO. Entro 48 ore, tempo necessario per lavori tecnici, saranno interrotte le sospensioni della fornitura idrica nella provincia di Chieti grazie al recupero della portata della Sorgente del Verde, rivitalizzata dallo scioglimento della neve: ad annunciarlo in una conferenza stampa è stato il presidente della Sasi – la società che gestisce servizio idrico e depurazione di 87 Comuni del Chietino – Gianfranco Basterebbe.
    “La Sorgente del Verde – ha spiegato – ha recuperato la portata grazie alla neve che lentamente si sta sciogliendo producendo benefici effetti alle quattro pompe ancora accese.

Si può disporre di un quantitativo di acqua, 1.100 litri al secondo, che ci permette di evitare le chiusure legate a una necessaria razionalizzazione della risorsa.

Abbiamo in questi mesi mantenuta sempre alta l’attenzione nei confronti del settore idrico, con azioni concrete e incontri, con l’amministrazione di Lanciano e di altri Comuni, con il Prefetto, con l’assessore regionale Emanuele Imprudente che ha sempre mostrato comprensione per i problemi esposti e per le richieste fatte. Per fortuna ci siamo lasciati alle spalle un’estate drammatica che probabilmente avevamo sottovalutato nelle difficoltà che poi si sono verificate”.
    Il presidente ha tenuto a puntualizzare che la Sasi è una società solida e affidabile “bancabile da due anni e questo non è un aspetto trascurabile, anzi ci permette movimenti che altrimenti non potremmo fare. Intanto continuano i lavori di ricerca perdite sui 16 Comuni: siamo a buon punto tant’è che a fine anno gran parte degli interventi saranno ultimati, in anticipo con i tempi previsti. Contiamo di recuperare il 39% delle perdite così come stabilito nel progetto accolto e finanziato con 15 milioni di euro. Si tratta di un’operazione fondamentale per recuperare acqua, la dispersione purtroppo è considerevole anche per noi, non siamo al 70% perdite come Chieti, ma ci attestiamo comunque sul 55-60% e non è poco. La soluzione definitiva può essere data solo dalla sostituzione dei tubi più ammalorati, alcuni risalgono ai primi del ‘900, ma i costi sarebbero talmente esorbitanti che diventa impraticabile una soluzione di questo tipo. Basti pensare che solo la Sasi ha una rete di 4.800 chilometri”.
    Proseguono anche i lavori per la realizzazione del potabilizzatore, “se lo avessimo avuto nei mesi scorsi, saremmo riusciti a contenere i disagi, avremmo potuto avere qualche problema ma certo non quelli che si sono verificati”.
    Non è migliorata solo la condizione della Sorgente del Verde, principale fonte di approvvigionamento, segnali positivi arrivano anche dall’Avello e dal Sinello.
    “Per quanto riguarda il Sinello, su un finanziamento regionale di 9 milioni e 430 mila euro, stiamo valutando la possibilità di utilizzare 1 milione e mezzo per risolvere la situazione legata ai 12 tubi flessibili che devono essere necessariamente sostituiti, stiamo inoltre verificando quali possibilità ci sono per recuperare altri 20 litri da Surienze e Montazzoli. Sarebbe un grande risultato – ha continuato il presidente – se si considera che il Sinello è la sorgente che ha avuto maggiori disagi durante l’emergenza con paesi tipo Tornareccio che avevano l’acqua solo per qualche ora al giorno e siamo dovuti intervenire con autobotti e depositi di distribuzione.
    Recuperare alcuni litri perciò significa molto, rimarrebbero fuori solo alcuni comuni che hanno sorgenti proprie”. (FONTE ANSA).