X
venerdì 25 Aprile 2025
Cerca

Ciavatta Confucio e Amilcare Marzocchetti pionieri del ciclismo a San Salvo

SAN SALVO. Negli anni ’30, gli abitanti del Comune di San Salvo, erano all’incirca 3.000. Le strade erano strette e piene d’acqua e di fango. Raramente si vedeva gente a bordo delle bici. Confucio Ciavatta ed Amilcare Marzocchetti abitavano uno di fronte all’altro, a pochi metri dalla “Porte de la Terre”.

Avevano la stessa passione per le biciclette da corsa. Per convincere i genitori ad acquistare la bici, fecero cose da non credere. Uscivano alla stessa ora per allenarsi. Si tesserarono per l’Audax Ciclista di San Salvo.

Sempre tra i primi ad aderire alle gare ciclistiche, che si svolgevano quasi sempre nei giorni di festa nelle strade dei comuni più vicini. Specialmente nelle salite, per spingere un rapporto di una bici di 14 chili erano fortissimi dal momento che il tutto richiedeva uno sforzo straordinario.

Confucio ed Amilcare si presentavano in anticipo al traguardo, per la registrazione della partecipazione alla gara. Sempre presenti alla corsa ciclistica, che si svolgeva ogni 29 settembre per le vie di Vasto in occasione della festa del patrono, San Michele.

Un giorno, Confucio Ciavatta, percorreva a forte velocità, una tortuosa discesa. Slittò la ruota posteriore e cadde dalla bici. Andò a battere violentemente il corpo contro il tronco di una grossa quercia. Riportò la frattura al femore sinistro.

Fu costretto ad abbandonare le gare. A quel punto aprì sottocasa, un negozio di bici. Era uno dei pochi ad avere la radio in negozio. La gente, oltre che per comprare bici, si recava a frotte anche per ascoltare l’arrivo delle tappe del Giro d’Italia. Amilcare continuò a gareggiare senza l’amico, ma dopo poco tempo, anche lui si si ritirò definitivamente. Nel 1941 prese parte alla campagna italiana di Russia, ma non tornò mai a casa.

Michele Molino