VASTO. “Quando si va ad intervenire radicalmente su uno spazio pubblico davanti ad un monumento di valore storico, artistico e religioso ci sono delle norme ben precise da rispettare per la sua tutela e conservazione, oltre naturalmente all’attenzione per il decoro e la sicurezza. Ci chiediamo se queste norme sono state e si stanno rispettando per i lavori in corso davanti alla Chiesa del Santo Patrono di Vasto, San Michele. I dubbi, a tal proposito, sono tanti”. A sollevare la questione riguardante la riqualificazione del Belvedere San Michele, particolarmente sentita in città, è la Lega Vasto, attraverso il suo segretario cittadino, Francesco Del Prete.
“Siamo rimasti di stucco – sottolinea Del Prete – di fronte all’intervento di riqualificazione che l’Amministrazione comunale sta eseguendo davanti alla Chiesa di San Michele. Da qualche settimana sono comparsi cordoli improponibili, strettoie che ridimensionano la già piccola spazialità della piazza e, soprattutto, si parla di pavimentazione da realizzare in cemento stampato al fine di completare l’opera con la modesta somma di poco inferiore ai 60 mila euro. Non a caso, alcuni tecnici vastesi, che hanno a cuore gli interessi pubblici della città, hanno già espresso considerazioni negative sulla tipologia di intervento previsto (Leggi).
La Chiesa di San Michele e il suo belvedere – fa presente – rappresentano, da sempre, i luoghi di grande frequentazione da parte di chi vive più intensamente i sentimenti religiosi. Un intervento di riqualificazione di questi luoghi avrebbe dovuto tener conto, già nella fase di stesura di un progetto preliminare, di norme ben codificate. Lo Stato e per esso le pubbliche amministrazioni devono procedere in armoniosa intesa con la Chiesa quando si tratta di eseguire lavori che riguardano l’Arte Sacra e la conservazione delle aree ad essa adiacenti. Ai fini manutentivi è sempre opportuno, per interventi di riqualificazione, interessare preventivamente le Sovrintendenze responsabili territorialmente e la Commissione Diocesana di Arte Sacra. Ci chiediamo: l’Amministrazione vastese ha proceduto in tal senso prima di affidare e dare inizio ai lavori? Se così non dovesse essere – conclude Del Prete – sarebbe opportuno fermarli, ridiscutere il progetto e prima che sia troppo tardi, procedere ad una revisione dell’intervento riqualificativo, con la consapevolezza che creare un obbrobrio davanti la Chiesa del Santo Patrono sarebbe imperdonabile per questa giunta e per chi ha avallato tali scelte superficiali e approssimative”.