VILLA SANTA MARIA. Un’indagine condotta dai militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Villa Santa Maria (CH) ha portato alla luce uno smaltimento illecito di rifiuti, legato a lavori di demolizione nell’ambito di un appalto pubblico. Grazie anche al supporto delle riprese video acquisite dal sistema di videosorveglianza comunale, le indagini hanno permesso di scoprire illeciti in occasione della sistemazione di un marciapiede lungo la S.P. 147 “Villa Santa Maria – Montebello sul Sangro”, nel tratto Viale della Vittoria.
I lavori, appaltati dalla Provincia di Chieti, riguardavano la manutenzione straordinaria delle strade provinciali. Tuttavia, al termine della demolizione della pavimentazione in conglomerato bituminoso, il materiale risultante è stato smaltito illegalmente in un sito non autorizzato, senza i necessari campionamenti e le analisi previste dalla normativa. Le indagini condotte dai Carabinieri Forestali hanno documentato l’intero processo illecito, grazie a precise immagini che mostrano operai della ditta mentre caricano i rifiuti su un mezzo di proprietà della società. Il veicolo, identificato attraverso la targa, ha poi trasportato il carico verso un sito non autorizzato.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri Forestali ha messo in evidenza violazioni del Decreto Legislativo 152/2006 sulla gestione dei rifiuti. L’assenza di campionamenti, la mancata analisi dei rifiuti e l’utilizzo di mezzi non autorizzati per il trasporto rappresentano condotte gravi, che potrebbero causare danni irreparabili all’ambiente.
L’operato dei Carabinieri Forestali di Villa Santa Maria si è rivelato fondamentale per scoprire come il sistema pubblico di appalti, in assenza di controlli adeguati, possa essere sfruttato per pratiche illecite che mettono a rischio l’ambiente e la salute pubblica. Oltre a rappresentare una violazione della legge, lo smaltimento illecito dei rifiuti si inserisce nell’ambito della concorrenza sleale, consentendo all’azienda coinvolta di ridurre i costi legati all’affidamento a strutture autorizzate e all’adempimento degli obblighi legali.
Le indagini sono ancora in corso, e l’amministratrice della ditta è stata deferita per la violazione dell’articolo 256, comma 2, del D.Lgs. 152/2006, per gestione illecita dei rifiuti.