VASTO. 18 bustoni da 50 litri, 20 sacchi da 100 litri, oltre 50 bottiglie di vetro. E poi ombrelloni, sedie a sdraio in plastica e legno, una boa, un serbatoio e un motore di barca arrugginito. Ancora, pezzi di ferro di ogni dimensione, tubi di gomma, stivali bruciati e scarpe.
Questa è la triste e lunga lista stilata alla fine della raccolta dei rifiuti sulla splendida spiaggia di San Nicola a Vasto dalla referente provinciale dell’associazione Plastic Free, Maria Agnese Catalano.
Il solito, ennesimo e amaro “bottino” ottenuto dopo ore di raccolta. Ieri mattina i volontari del sodalizio, impegnato nel contrastare l’inquinamento ambientale, si sono dati appuntamento nella suggestiva caletta vastese con il gruppo Agesci Vasto 1, in particolare con il Clan Shalom guidato dai suoi responsabili Angelo Marzella e Sandra Smargiassi.
Un Venerdì Santo iniziato all’insegna del servizio per il bene della comunità, così come recita uno dei motti più conosciuti di Robert Baden-Powell, fondatore del movimento scout: “Cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non l’abbiate trovato”.
In tutto 50 partecipanti che hanno restituito alla città una spiaggia pulita nella speranza che la fatica venga ricompensata da comportamenti di civiltà laddove dei giovani hanno scelto di dare a tutti il buon esempio.
Lea Di Scipio
