ABRUZZO. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato, all’unanimità, la proposta di legge n. 69/2025, di iniziativa del capogruppo di Fratelli d’Italia Massimo Verrecchia, relativa alle ‘Norme per la valorizzazione, conservazione e promozione dell’Area Celestiniana di Sulmona’.
“Oggi celebriamo un traguardo importante per l’Abruzzo e per Sulmona – dichiara Verrecchia – l’Area Celestiniana è un luogo dal valore storico, artistico e religioso straordinario, strettamente legato alla figura di Papa Celestino V e alla millenaria tradizione monastica. Con questa legge garantiamo la tutela di questo autentico tesoro, ne promuoviamo il turismo culturale e religioso e rafforziamo il legame con la comunità locale, dando nuova linfa al suo ruolo di attrattore storico e spirituale”.
La normativa prevede interventi mirati per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico e archeologico, con un piano di sviluppo turistico sostenibile e iniziative volte a favorire la conoscenza dell’Area Celestiniana, che racchiude al suo interno siti di enorme rilevanza: dall’Abbazia di Santo Spirito a Morrone al Romitorio di Sant’Onofrio, fino all’Area Archeologica di Ercole Curino e agli affreschi trecenteschi legati a Celestino V.
“Manifesto il mio pieno compiacimento per l’approvazione unanime di questa legge, a cui ho lavorato con profonda convinzione – aggiunge il Consigliere – e ringrazio tutti i colleghi per aver colto l’importanza di questa iniziativa normativa e per aver condiviso la necessità di preservare e promuovere un patrimonio che appartiene non solo all’Abruzzo ma all’intero Paese. Con questa legge, l’Abruzzo rafforza il suo impegno nella tutela dei beni culturali e della memoria storica, proiettando l’Area Celestiniana verso un futuro di crescita e valorizzazione”, conclude Verrecchia.
Il primo firmatario, Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle, commenta: “Questa è una vittoria di civiltà. Finalmente dotiamo il nostro sistema sanitario di strumenti reali per tutelare medici, infermieri e operatori, spesso costretti a lavorare in condizioni difficili e con un carico di stress enorme. Le aggressioni non sono più tollerabili: ora la legge va attuata senza perdere altro tempo.”
Il provvedimento introduce misure concrete e immediatamente operative: formazione obbligatoria su prevenzione e gestione dei conflitti, installazione di videosorveglianza, pulsanti e maniglioni antipanico, protocolli con le forze dell’ordine per garantire presidi e interventi tempestivi, supporto psicologico e assistenza legale per il personale aggredito. Sono previsti anche un sistema di monitoraggio costante, relazioni periodiche al Consiglio regionale e incentivi per le strutture private che adegueranno i propri standard di sicurezza.
“La legge risponde a un’esigenza urgente, troppo a lungo ignorata. Non possiamo più assistere in silenzio ad episodi come quello avvenuto al Pronto Soccorso di Lanciano. Proteggere chi cura è un dovere morale e istituzionale. La politica deve garantire ambienti di lavoro sicuri e dignitosi, al di là degli schieramenti”, aggiunge Taglieri. Importante sottolineare che la legge è a costo zero per le casse regionali, grazie alla clausola di invarianza finanziaria. Un motivo in più per non perdere tempo: ogni giorno di ritardo può voler dire nuovi rischi per chi lavora negli ospedali.