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lunedì 30 Giugno 2025
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“Dalla Asl Chieti richieste paradossali ai medici convenzionati di emergenza territoriale”

CHIETI. “Siamo al paradosso: anziché assumere i medici convenzionati di emergenza territoriale nel ruolo sanitario del 118, l’Asl di Chieti, a differenza di quanto accade nelle altre aziende sanitarie abruzzesi, pretenderebbe che gli stessi medici accettassero di essere assunti nel ruolo sanitario del servizio di pronto soccorso con un incarico a tempo determinato di sei mesi, quando gli stessi detengono attualmente un incarico a tempo indeterminato in regime di convenzione”. Lo denuncia il segretario nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria Paolo Ficco, per il quale “non si capisce per quale ragione un medico dovrebbe accettare un incarico a tempo determinato in Pronto Soccorso e licenziarsi da quello a tempo indeterminato nel servizio 118, con impossibilità di poterci ritornare alla scadenza”.

Per Ficco, che auspica un intervento della Regione, “sostenere che allo stato non vi è alcuna necessità di assumere nel ruolo sanitario del 118 è sconcertante, visto che non sono poche le postazioni del 118 demedicalizzate, come denunciato da diversi sindaci, e che i medici del servizio, ai quali peraltro, da dicembre scorso, hanno persino ridotto lo stipendio, sono spesso costretti a turni massacranti per rimediare alla grave carenza di personale”.

Di qui, la protesta del Saues che chiede che l’Asl di Chieti si allinei alle altre aziende sanitarie regionali e proceda senza ulteriori ritardi all’assunzione dei medici convenzionati nel 118 con contratto a tempo indeterminato, come previsto per legge.

“Lo auspichiamo – conclude Ficco – anche perché, in caso contrario il rischio concreto è che il sistema di emergenza territoriale vada incontro ad un ulteriore ed irreversibile peggioramento, a danno dei cittadini oltre che dei medici”.