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lunedì 30 Giugno 2025
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“Rheinmetall lascia l’automotive: solidarietà ai lavoratori della Pierburg”

LANCIANO. “La multinazionale mette in vendita circa 40 stabilimenti e centri di ricerca fra Europa, Nord America, Cina e Giappone. In totale oltre 10mila addetti, di cui 430 in Italia , tra i quali la
Pierburg di Lanciano ed investe sulle armi.
I Cobas della sede di San Salvo – Vasto proprio la settimana scorsa (Leggi) aveva tenuto
un convegno sul tema “Dal Green Deal all’economia di guerra”, rilevando il rischio di un
cambio di investimenti dal civile al militare. E d’altronde la Rheinmetall è in buona
compagnia. La Leonardo ha di recente costituito una joint-venture proprio con la
Rheinmetall per la costruzione di un carro armato per un futuribile esercito europeo .
Dunque possiamo ben dire, che la conversione dell’industria metalmeccanica italiana sta
riconvertendo verso una economia di guerra nel settore. La decisione di disinvestire nel
civile per la più remunerativa industria bellica è preoccupante sotto diversi aspetti:
● se si investe sulle armi, vuol dire che c’è /ci sono previsioni di guerra/ Con tutte le conseguenze
facilmente immaginabili
● si sottraggono risorse e competenze civili a favore di quelle belliche
● Si creano interessi economici ,che drenano risorse importanti dai fini sociali a quelli bellici
Pertanto nell’esprimere solidarietà ai lavoratori Pierburg di Lanciano , auspichiamo una
riconversione “Civile” della fabbrica. Infatti non si può parlare semplicemente di “posti di
lavoro”, ma occorre tendere alla qualità degli stessi. Chiediamo che la regione intervenga
,non per la solita cassa integrazione , che quasi sempre significa la morte dell’unità
produttiva in un tempo più o meno lungo, bensì con un piano industriale di riconversione .
E questa senza dimenticare il rischio di conversione definitiva in industria bellica
della Teknè di Ortona.
Siamo convinti che una riconversione civile delle fabbriche metalmeccaniche possa
assicurare un futuro più stabile ai lavoratori e uno sviluppo del settore non legato, da
pacifisti convinti quali siamo , alle guerre.”

Così, in una nota, i Cobas Chieti-Pescara.