TORINO DI SANGRO. È stata dissequestrata l’autobetoniera coinvolta nel tragico incidente sul lavoro avvenuto a marzo in un cantiere edile di Contrada Dragoni a Torino di Sangro, in cui perse la vita Antonio Fabiano, 46 anni, originario di Roccaspinalveti (Leggi). Il provvedimento è arrivato dopo la perizia tecnica disposta dalla Procura, necessaria per fare chiarezza sulle cause dell’incidente.
La perizia è stata effettuata dall’ingegnere Marco Calagrossi (Leggi), nominato dal pubblico ministero Silvia Di Nunzio titolare del fascicolo (Leggi), alla presenza anche dei consulenti tecnici delle parti: Paolo De Luca, incaricato dall’avvocato Antonello De Toma per la famiglia della vittima; Alessandro Vaccaroni, nominato dall’avvocato Tommaso Cortesi, legale del costruttore del mezzo meccanico; e Walter Di Felice, incaricato dall’avvocato Antonello Cerella, che difende il proprietario del mezzo. Il titolare della ditta che effettuava i lavori è difeso invece dall’avvocato Rosario Di Giacomo.
L’autobetoniera, rimasta sotto sequestro fin dai momenti successivi all’incidente, è il mezzo che ha travolto mortalmente Fabiano mentre si trovava all’interno del cantiere. Il dissequestro è avvenuto solo dopo che tutti gli accertamenti tecnici sono stati completati, garantendo così la conservazione delle prove utili all’inchiesta in corso.
Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità legate alla sicurezza sul lavoro, e restano iscritti nel registro degli indagati, come atto dovuto, i 5 soggetti coinvolti a vario titolo nell’organizzazione del cantiere e nella proprietà e costruzione del mezzo. Resta sotto sequestro soltanto la base del braccio che ha ceduto colpendo mortalmente il 46enne Antonio Fabiano.