CASALBORDINO. Una folla commossa ha riempito ieri pomeriggio la Basilica della Madonna dei Miracoli per l’ultimo saluto a Ludovica Piscicelli, la biologa 35enne tragicamente scomparsa lo scorso 10 aprile in Australia, a causa di un grave incidente stradale avvenuto nei pressi di Perth.
La giovane casalese, residente da anni in Australia per lavoro, ha perso la vita in circostanze ancora oggetto di indagine: l’automobilista coinvolto, risultato presumibilmente sotto effetto di alcol, è attualmente accusato di omicidio stradale e rischia una pena fino a 23 anni di reclusione.
I genitori, Antinoro e Paola, insieme al fratello Pierpaolo, sono rientrati in Italia per partecipare alla cerimonia funebre. Tuttavia, l’urna contenente le ceneri di Ludovica non ha potuto ancora raggiungere l’Italia: il rimpatrio è infatti subordinato al rilascio del passaporto mortuario da parte delle autorità consolari italiane in Australia, documento necessario per il trasporto internazionale dell’urna. Come da sue volontà, parte delle ceneri è già stata affidata all’oceano.
A testimonianza della forte vicinanza della cittadinanza, il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, ha proclamato il lutto cittadino: bandiere a mezz’asta, negozi chiusi e un momento di raccoglimento collettivo hanno accompagnato la cerimonia, cui hanno preso parte anche i sindaci dell’Unione dei Miracoli, i consiglieri comunali, rappresentanti di numerose associazioni civiche e politiche, tra cui la lista Il Bene in Comune.
«Il dolore resta forte, anche a distanza di settimane. Terremo stretto il ricordo di Ludovica, ragazza piena di vita e di sogni», ha dichiarato il sindaco Marinucci durante il momento commemorativo.
Un primo funerale era stato celebrato il 5 maggio a Perth, dove la famiglia aveva promesso: «Ogni giorno celebreremo la tua vita piena di sogni». Un messaggio d’amore che ora viaggia oltre i confini, in attesa del ritorno di Ludovica nella sua terra natale.

