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venerdì 16 Maggio 2025
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La Valle del Trigno balza sulla rivista tedesca di turismo “Lust auf Italien”

VALLE DEL TRIGNO. Grazie al Consorzio turistico, che ad oggi conta 30 aziende ma il cui numero di adesioni è destinato a crescere, le bellezze della Valle del Trigno sono balzate sulla rivista tedesca “Lust auf Italien” (Casa editrice Square Publishing GmbH), distribuita in Germania, Austria e Svizzera.

Specializzato in turismo e vacanze, il prestigioso magazine, il cui titolo in italiano si traduce letteralmente in “Voglia di Italia” e che trasmette il desiderio di scoprire e vivere il nostro Paese, con tanto di foto e consigli utili, ha dedicato nel suo ultimo numero ampio spazio al racconto delle virtuose realtà imprenditoriali di 15 Comuni distribuiti tra le province di Chieti e Campobasso.

Un approfondito focus, dunque, che permette ai lettori di assaporare sulla carta luoghi incantati e incontaminati dall’overtourism e dalla prepotente impronta antropica, solleticando la loro “voglia”, appunto, di andarli a visitare di persona.

Dai prodotti tipici alle strutture ricettive, passando per i percorsi storici e culturali nonché per le proposte esperienziali, il dossier in tedesco dedicato alla Valle del Trigno testimonia quanto questi luoghi di confine tra Abruzzo e Molise abbiano cruciali potenzialità, oltre ad aspetti in comune su cui collaborare.

Allo stesso tempo si tratta di un tangibile risultato raggiunto grazie all’azione sinergia del Consorzio turistico: “Un’occasione unica e che non ci aspettavamo”, ha infatti commentato il direttore, nonché uno dei fondatori, Fabio Cieri.

“Tutto è nato – continua Cieri – dalla partecipazione al Bit Milano nel febbraio scorso insieme a Regione Molise, sia in presenza che da remoto. Abbiamo mostrato i nostri luoghi e i nostri prodotti in modo genuino e non costruito ed è stato così che il marketing manager della rivista, Marco Embcke, ci ha contattati perché interessato a raccontare le specificità della nostra Valle. Entusiasta anche il direttore editoriale Stephan Quinkertz che ne è rimasto tanto incuriosito da voler partecipare di persona alla scrittura”.

Lea Di Scipio