VASTO. I lavori in corso in via Incoronata, visibili e a tratti ingombranti, non sono semplici interventi di manutenzione, ma parte di un piano più ampio e strategico: Enel sta infatti realizzando un’opera da 10 milioni di euro finanziata con fondi PNRR, volta a collegare le cabine di media tensione del centro cittadino con quella di Contrada San Leonardo.
Non si tratta di un investimento qualsiasi. È una risposta concreta a un problema vissuto sulla pelle dai vastesi: i blackout elettrici che in passato hanno colpito diverse aree della città, spesso senza preavviso, lasciando case, attività e servizi pubblici al buio. Questo intervento mira proprio a prevenire simili interruzioni, garantendo una rete più sicura, efficiente e resiliente.
Certo, nel frattempo, i disagi si fanno sentire. La viabilità su via Incoronata è rallentata, i residenti vivono quotidiane difficoltà e chi percorre quella strada si ritrova spesso imbottigliato tra mezzi e transenne. Ma c’è una data: fine maggio. È questo l’orizzonte indicato per la fine dei lavori. E subito dopo, come ha annunciato l’assessore ai Servizi e alle Remotenzioni Alessandro D’Elisa, si procederà al rifacimento del manto stradale.
È giusto, in questi casi, che i cittadini chiedano conto dei tempi e pretendano attenzione. Ma è altrettanto giusto ricordare che la modernizzazione passa attraverso il disagio, e che ogni cantiere ben progettato è un investimento sul domani. Il problema, semmai, è quando i disagi non vengono accompagnati da una visione. Qui, invece, la visione c’è: una rete elettrica che non cede, nemmeno nei picchi di consumo o nelle emergenze.
Nel bilancio tra fastidio e beneficio, il saldo non può che essere positivo. Vasto ha bisogno di queste opere, e ha bisogno anche di una cittadinanza consapevole, capace di distinguere tra immobilismo e trasformazione. Perché dietro ogni transenna — se c’è trasparenza, se c’è progettualità — può esserci una città che cresce.