ABRUZZO. “Signor Presidente, colleghi Sindaci, in apertura, desidero precisare che non ho partecipato al voto di approvazione del bilancio 2024 della SASI S.p.A.
Pur riconoscendo la correttezza formale dei conti e l’equilibrio economico raggiunto, credo che la discussione sui numeri, per quanto importante, non possa esaurire il nostro compito di amministratori locali.
Il bilancio è uno strumento necessario, ma la nostra vera responsabilità è verso i cittadini e la qualità del servizio erogato.
E proprio su questo punto sento il dovere di fare una riflessione: il 2024 è stato un anno segnato da difficoltà operative significative – interruzioni del servizio idrico, disagi per le famiglie, le scuole, le imprese e gli uffici pubblici, e una comunicazione che, a volte, non è stata tempestiva né efficace.
Non si tratta di fare critiche fini a se stesse, né di sminuire l’impegno profuso dal Consiglio di Amministrazione uscente, al quale anzi va riconosciuto il merito di aver garantito la tenuta dei conti in un contesto complesso.
Ma è altrettanto doveroso guardare avanti, perché i cittadini ci chiedono risposte concrete, non solo numeri in ordine.
L’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione deve rappresentare un’opportunità per aprire una fase nuova: una gestione più attenta ai territori, più orientata alla qualità del servizio e capace di coniugare competenze tecniche e sensibilità politica, perché il servizio idrico non è solo una questione tecnica o contabile, ma una questione di diritti e di equità.
Credo che questa nuova fase debba fondarsi su tre punti chiave:
• una programmazione chiara e trasparente degli interventi, con priorità definite e tempi certi;
• una gestione tecnica e politica consapevole, in grado di affrontare le criticità e prevenire le emergenze;
• una comunicazione costante e puntuale con i Comuni e con i cittadini, perché la fiducia si costruisce solo con la verità e l’ascolto.
L’ERSI, come ente di governo d’ambito, deve rafforzare il controllo analogo, trasformandolo in uno strumento concreto e partecipato, capace di verificare che i numeri dei bilanci siano coerenti con la qualità del servizio erogato.
I Sindaci devono tornare ad essere protagonisti di questo controllo, perché siamo noi il collegamento diretto con le comunità e i cittadini.
Come Sindaco di Casoli, mi impegnerò a sostenere un CDA composto da figure tecniche competenti e da figure politiche responsabili, capaci di rappresentare i territori e di mettere al centro la qualità del servizio idrico.
Credo che questo nuovo percorso debba fondarsi su un rapporto di collaborazione vera e concreta tra la governance della SASI e i Sindaci: per questo auspico che si possa avviare un sistema di riunioni periodiche, sostanziali e trasparenti, in cui i territori possano confrontarsi apertamente con il Consiglio di Amministrazione, per monitorare le criticità, definire le priorità e verificare insieme lo stato di avanzamento degli interventi.
Chiedo al nuovo CDA di dirci con chiarezza se condivide le priorità che oggi abbiamo richiamato – programmazione certa, competenze tecniche, trasparenza, attenzione ai territori e comunicazione chiara – e, soprattutto, di illustrarci quali impegni concreti intendono portare avanti nella gestione della società, quali azioni hanno in mente per garantire un servizio idrico all’altezza delle aspettative delle comunità e quali risposte vogliono dare ai problemi che i cittadini vivono ogni giorno.
Spero che anche altri Sindaci possano condividere questa visione, perché il futuro del servizio idrico è una sfida che riguarda tutti noi, e che possiamo vincere solo insieme:
con conti in ordine, reti sicure e rubinetti aperti”.
Massimo Tiberini, Sindaco di Casoli