SAN SALVO. “Il coraggio della partecipazione. Responsabilità sociale e umanesimo del lavoro per rigenerare l’Abruzzo e il Molise” è il titolo scelto dalla CISL AbruzzoMolise per il suo IV Congresso Interregionale, ospitato al Gabry Hotel di San Salvo. L’evento, che ha riunito oltre 300 tra delegate e delegati, ospiti politici, istituzionali, imprenditoriali e sindacali, ha offerto una fotografia nitida delle sfide e delle prospettive che attendono i due territori.
Ad aprire i lavori è stato Giovanni Notaro, Segretario Generale della CISL Abruzzo-Molise, con una relazione lucida e articolata che ha analizzato le criticità economiche, produttive e sociali della regione. “La globalizzazione, la stagnazione economica, la competizione dei Paesi emergenti – ha spiegato – hanno messo a dura prova il tessuto produttivo dell’Abruzzo e del Molise. Serve una visione chiara per non restare indietro”.
Occupazione e manifattura: segnali contrastanti
Secondo Notaro, l’economia regionale mostra alcuni segnali positivi, come l’aumento del reddito disponibile e l’occupazione nei servizi, ma permangono gravi criticità. La manifattura continua a rappresentare un pilastro, con un peso superiore al 20% sul totale, ma è soggetta a forti pressioni. L’export abruzzese, fortemente legato al comparto dei trasporti, ha subito un crollo del -22,1% nel 2024, mentre in Molise, seppur in crescita (+26,4%), l’economia resta fragile e meno diversificata.
“Il settore automotive – ha proseguito Notaro – è una delle nostre principali preoccupazioni. La transizione ecologica è inevitabile, ma non può ricadere esclusivamente su lavoratori e imprese. La perdita di un solo occupato diretto può significare la perdita di quasi tre posti lungo la filiera”.
Demografia, sanità e territorio: le altre emergenze
Un altro allarme riguarda il calo demografico. Abruzzo e Molise stanno affrontando un “inverno demografico” che rischia di compromettere la sostenibilità di pensioni, sanità e servizi. “Meno giovani significa meno lavoro e meno futuro – ha sottolineato Notaro –. Dobbiamo investire nella partecipazione, nella governance condivisa e in un nuovo umanesimo del lavoro”.
La sanità è un’altra priorità: “Il sistema pubblico è in difficoltà, servono risorse, pianificazione e una rigenerazione territoriale che unisca centro e periferia”.
Fumarola: “Costruire un grande patto per lo sviluppo”
A concludere la prima giornata di Congresso è stata Daniela Fumarola, Segretaria Generale Nazionale della CISL. “Grazie alla CISL Abruzzo-Molise per il lavoro quotidiano a sostegno di lavoratori, pensionati, famiglie – ha dichiarato –. Dobbiamo affrontare insieme i grandi nodi del lavoro, in particolare il settore metalmeccanico e l’automotive, difendendo i 2.000 posti di lavoro a Termoli e l’intera filiera industriale”.
Fumarola ha invocato un grande patto per lo sviluppo, fatto di investimenti pubblici, infrastrutture, servizi, sostegno all’occupazione femminile e giovanile. “Servono politiche condivise, qualità della spesa e attenzione al PNRR: ogni euro deve essere speso bene, entro il 2026”.
Ha anche ribadito la posizione della CISL sui referendum in tema di lavoro: “La nostra critica è di merito, non facciamo campagne ideologiche. Non invitiamo a disertare le urne, non siamo promotori di sì o no. Chi vuole fare il tifo vada allo stadio”.
Una CISL in salute, che guarda al futuro
Nel suo intervento conclusivo, Notaro ha evidenziato come la CISL Abruzzo-Molise sia cresciuta in rappresentatività, superando i 118.000 iscritti, 2.000 in più rispetto al Congresso precedente. “Una CISL coesa, con forti sinergie tra federazioni, servizi e territori. Continueremo a essere un sindacato di prossimità, al fianco di chi lavora e di chi ha bisogno”.
Il Congresso si concluderà con l’intervento del Segretario Nazionale Ignazio Ganga, seguito dall’elezione del nuovo Consiglio Generale e della Segreteria che guiderà la CISL Abruzzo-Molise nei prossimi anni.




