ABRUZZO. “Ci sarebbe da sorridere davanti alla lettera degli uffici regionali a firma della dirigente Gabini con cui l’assessore Imprudente cerca di relegare tra le “fake news” l’apertura della caccia in deroga a fringuello e storno, con l’uccisione prevista, solo in Abruzzo, di ben 27.538 individui.
Invece la faccenda è (semi)seria visto che le massime istituzioni del paese sono convenute nel consesso della Conferenza Stato Regioni deliberando il 12 giugno una tetra ripartizione di centinaia di migliaia di uccelli da sopprimere nelle regioni che, testualmente nella Delibera, “hanno manifestato la volontà di aderire” (si legge sopra la tabella). Tra queste, appunto, l’Abruzzo.
Già il giorno successivo, il 13 giugno, commentavo sul mio profilo facebook con un “vergogna” la decisione pubblicando pure la tabella con la ripartizione. Insomma, tutto ufficiale e pure facile da recuperare sui siti WEB istituzionali.
Quindi, a voler essere precisi, appaiono esserci solo tre possibilità:
1)i rappresentanti regionalisono afflitti da una forma di sindrome dissociativa, che qui assume però un significato positivo, visto che comunque appare essere alla base di una veloce, seppur disordinata, ritirata;
2)qualcun altro che ne aveva l’autorità ha preso posizione per la regione Abruzzo, tenendo all’oscuro Imprudente, Gabini and co. Insomma tutto sarebbe avvenuto “a loro insaputa“. Chi potrebbe essere questo soggetto?
3)qualcuno che non ne aveva l’autorità in sede di conferenza Stato – Regioni ha millantato, commettendo quindi il reato di falso, l’esistenza della richiesta di adesione Regione Abruzzo.
Vabbè, siamo in Italia, meglio limitarsi al “guarda e passa“. L’importante è aver fermato la mattanza”.
Qui sotto la Delibera della Conferenza Stato Regioni:https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:78cd526e-3792-4c39-ad0d-50869ff27a48
Augusto De Sanctis, ecologista, già membro per anni della consulta venatoria regionale