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giovedì 10 Luglio 2025
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Il vastese Notarangelo protagonista indiscusso alla Bike Marathon Gran Sasso d’Italia

VASTO. Quella andata in scena oggi sarà una giornata di sport tutta da ricordare per i partecipanti alla terza edizione di Bike Marathon Gran Sasso d’Italia. 

E lo sarà ancor di più per Giovanni Notarangelo, della “Vastese In Bike” del presidente Nicola Iasci, impavido Sovrintendente di Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Vasto, per l’ennesima volta mostratosi tra i più determinati in assoluto.


Il cuore dell’Abruzzo, grazie anche a lui si, è trasformato nel regno delle due ruote.
Salite leggendarie, strade chiuse, l’altopiano che si apre davanti ai vostri occhi hanno rappresentato l’incredibile palcoscenico per i numerosi partecipanti.
Da Fonte Cerreto a Campo Imperatore, passando per Calascio e il “Piccolo Tibet”: non è stata solo una sfida per Notarangelo e company ma un viaggio dentro la fatica e la bellezza.


L’adrenalina fatta librare nell’aria e le gambe lasciate fremare all’inverosimile dai corridori, hanno creato quel Pathos non sempre facilmente riscontrabile nelle competizioni sportive.
La maratona si è svolta sotto un cielo turchese e un caldo reso sopportabile da una gradevole brezza che solo una montagna come il Gran Sasso è in grado di regalare.
Giovanni Notarangelo, 57 anni di Vasto, ha voluto dimostrare ancora una volta che nello sport non c’è età che possa definirsi limitata.


D’altronde la sua gagliarda voglia di mettersi in competizione non la si scopre oggi. Lo sanno molto bene anche i suoi colleghi poliziotti di stanza a Vasto che di lui colgono quotidianamente il suo positivo modo di essere coraggioso uomo dello Stato.


Lo sport oggi ha quindi scritto una pagina di leale competizione ma anche, grazie per l’appunto a Giovanni Notarangelo, una splendida evocazione del coraggio umano.