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lunedì 30 Giugno 2025
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“L’Abruzzo per la rete territoriale non può ricevere le stesse somme di regioni con popolazione in aree metropolitane”

ABRUZZO. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è intervenuto oggi in video collegamento al Forum ‘Logos & Techne’, organizzato dalla Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, a Siracusa. Forum che ha messo al centro il dialogo tra scienza e applicazione pratica, con l’obiettivo di individuare soluzioni basate su evidenze, efficienza e sostenibilità.
“È stata l’occasione per poter parlare e illustrare concretamente, con realismo e responsabilità, la rete territoriale che si sta costruendo in Abruzzo grazie anche al PNRR: case e ospedali di comunità, centrali operative e nuovi modelli di prossimità che mirano a integrare e rafforzare l’offerta sanitaria, fino a oggi troppo sbilanciata sull’ospedale come unico punto d’accesso”, ha sottolineato il presidente Marsilio, ponendo poi, nel suo intervento, l’accento sulle criticità strutturali del sistema di finanziamento sanitario, che non tiebe sufficientemente conto delle caratteristiche geografiche e demografiche delle singole regioni.
“Il criterio pro-capite con le regole attuali non è sufficiente. È inaccettabile che una regione come l’Abruzzo, con 1,3 milioni di abitanti distribuiti in 305 comuni, su un territorio per oltre il 90% montuoso, riceva la stessa quota pro capite destinata a regioni dove la popolazione è concentrata in aree metropolitane compatte e facilmente servibili”. Un sistema che penalizza ingiustamente alcune regioni, con effetti diretti anche sulla mobilità sanitaria interregionale: “Il flusso di pazienti verso alcune aree del Paese, come Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, è il risultato di uno squilibrio consolidato. Non possiamo accettare che alcune regioni siano sistematicamente premiate e altre costantemente penalizzate, quasi fossero destinate per natura a fallire. Siamo stanchi – ha aggiunto Marsilio – di una narrazione che mette sul podio chi già parte avvantaggiato e lascia sempre indietro chi combatte ogni giorno con vincoli strutturali profondi. Serve un cambiamento di paradigma, che riconosca le differenze e valorizzi gli sforzi di tutte le amministrazioni, al di là di una logica premiale che spesso si traduce in disuguaglianze”. Marsilio ha quindi concluso ribadendo la volontà dell’Abruzzo di continuare a lavorare, con serietà e nel rispetto delle scadenze, alla costruzione della nuova rete territoriale, ma ha lanciato un appello: “Abbiamo bisogno di criteri di riparto equi, che non guardino solo ai numeri, ma anche ai territori. Senza questo, nessuna riforma sarà davvero sostenibile”.