CHIETI. “Non sono state sufficienti le innumerevoli segnalazioni che abbiamo fatto nel tempo per denunciare la inesorabile crisi degli organici nel Comando di Chieti”, questo è quanto dichiara il CONAPO di Chieti, primo sindacato dei Vigili del Fuoco, attraverso il Segretario Provinciale Giuseppe Giampaglione.
Le prime avvisaglie si ebbero nel lontano 2018, quando, nelle successive mobilità nazionali, il personale in ingresso non compensava quello in uscita.
Da allora il CONAPO denuncia costantemente la cronica carenza di personale operativo, supportato anche dal Segretario Regionale CONAPO Abruzzo, Massimiliano Nazzaro, che ha reiterato la segnalazione alla Direzione VV.F. Abruzzo nel marzo scorso.
“La risposta dell’Amministrazione? Uno stanziamento di ore straordinarie che, pur mitigando temporaneamente il problema, non rappresenta una soluzione strutturale.
La struttura operativa di questo comando è ormai al collasso”, afferma Giampaglione. Infatti, a fronte di una pianta organica teorica di 243 unità, oggi se ne contano solo 193, con una carenza che in alcune sedi sfiora il 30%.
Una situazione già grave, destinata a peggiorare per effetto dei numerosi pensionamenti, del limite ordinamentale d’età, e di altre attività inderogabili che sottraggono ulteriori unità operative al soccorso.
Senza un intervento concreto, si rischia il blocco delle attività fondamentali come il mantenimento e il re-trainingdel personale operativo, compromettendo la capacità di offrire un soccorso efficace, efficiente e sicuro.
Tutto ciò costringe a ridurre sempre più il dispositivo minimo di soccorso, aumentando di conseguenza l’esposizione del personale ai rischi lavorativi.
Il territorio provinciale di Chieti presenta una complessità elevata: 104 comuni, aree industriali potenzialmente pericolose, arterie stradali e ferroviarie cruciali, e due porti. Una realtà che richiede con urgenza una struttura operativa adeguata, prerogativa esclusiva del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela del patrimonio territoriale.
Chiediamo alle autorità competenti di farsi carico della questione e di intervenire presso le strutture di governo e il Dipartimento VV.F. affinché questa gravissima situazione trovi finalmente una soluzione concreta”.