Intanto sono state consegnate dagli studenti vastesi campanelle per la raccolta fondi
VASTO – SAN SALVO. Alle porte dell’estate il fenomeno degli abbandoni comincia già a segnare i primi numeri per una lista che a fine stagione si fa sempre più lunga.
Iniziano giornate roventi per i volontari dell’associazione “Amici di zampa” che da anni gestisce il canile comunale di Vasto, prendendo da qualche mese le redini del ricovero di località Prato a San Salvo che presto chiuderà definitivamente per via di lavori urgenti da fare.
Il servizio veterinario della Asl, infatti, ha ravvisato, a febbraio scorso, l’opportunità di “interdire la struttura in modo da permettere di effettuare i lavori necessari per renderla idonea alle funzioni per cui è dedicata”.
“Qui sono 18 i cani che cercano casa, chiediamo alle persone interessate all’adozione di venire ad aiutarci”, dice con un accorato appello la presidente Maria Rosaria Amoroso.
Intanto a Vasto, dove si attende l’apertura del nuovo canile di località Cipraneto, 120 sono attualmente gli ospiti a quattro zampe in cerca di calore familiare.
E come ogni anno la scuola, prima della chiusura delle vacanze, ha consegnato oltre 100 campanelle che verranno vendute in occasione della Sagra delle campanelle di San Rocco del 16 agosto.
Si tratta degli studenti del Liceo Artistico “Pantini Pudente” e della Scuola Media Rossetti che hanno ancora una volta unito creatività e solidarietà per sostenere l’associazione e il canile municipale di Vallone Maltempo.
Guidati con entusiasmo dalle professoresse Alessandra Minerva, Angela Ruberto e Marzia Martino, i ragazzi del liceo hanno realizzato delle bellissime campanelle artigianali, a cui si sono aggiunte le opere degli alunni della Rossetti, coordinati dalla professoressa Tonia Marrone con le docenti Brunella Di Cesare, Gabriella Giorgetta e Stefania D’Orazio.
Il ricavato della vendita andrà a finanziare soprattutto le cure sanitarie.
“I ragazzi – spiega Amoroso – hanno realizzato le campanelle che noi venderemo durante la sagra. Un gesto bellissimo reso possibile grazie alla sensibilità delle dirigenti Anna Orsatti, Cristina Eusebi e Nicoletta Del Re, e dei docenti coinvolti”.
Lea Di Scipio




