SAN GIOVANNI LIPIONI. Oltre quattro ore di attesa per l’arrivo di un medico, dopo la morte di un’anziana ospite di una residenza sanitaria assistenziale a San Giovanni Lipioni. Una vicenda che ha dell’incredibile e che riaccende i riflettori sulle gravi carenze della sanità nelle aree interne dell’entroterra vastese.
A denunciarlo è stato il sindaco del piccolo comune montano, Nicola Rossi, profondamente indignato per quanto accaduto. “È una situazione inaccettabile e paradossale – ha affermato – che testimonia in modo drammatico lo stato di abbandono in cui versano le nostre comunità.”
Secondo la ricostruzione, a seguito del decesso dell’anziana – avvenuto all’interno dell’RSA del paese – è stata inviata sul posto un’ambulanza medicalizzata. Ma a bordo non c’era alcun medico.
L’assenza di un medico ha impedito per ore la certificazione del decesso, lasciando operatori e familiari in un’attesa estenuante, tanto più grave perché legata a un momento già delicato e doloroso. Solo dopo più di quattro ore è giunto un medico, in grado di constatare ufficialmente la morte.
Un fatto che colpisce ancora di più perché accaduto a pochissimi giorni dall’incontro avuto tra il direttore sanitario dell’Asl e lo stesso sindaco di San Giovanni Lipioni. In quell’occasione erano arrivate le ennesime rassicurazioni: sarebbe stato garantito un minimo livello assistenziale nei comuni dell’Alto Vastese, con particolare attenzione alla presenza delle guardie mediche, dei medici di famiglia e alla funzionalità della rete dell’emergenza-urgenza.
“Le promesse non bastano più – ha aggiunto Rossi – Servono risposte immediate, strutturate e concrete. È in gioco la dignità delle persone e il diritto fondamentale alla salute.”
Il caso ha già suscitato l’indignazione di altri amministratori locali della zona, che da tempo chiedono un piano serio per salvaguardare i servizi sanitari nei piccoli comuni dell’entroterra, dove la distanza dai presidi principali può trasformarsi, come in questo caso, in ore interminabili di attesa.
La vicenda sarà sottoposta all’attenzione della Regione Abruzzo, mentre il malcontento tra i cittadini dell’Alto Vastese cresce, accompagnato dalla sensazione di essere sempre più ai margini del sistema sanitario regionale.

