VASTO. Balza spesso sulle cronache cittadine lo stato di abbandono nel quale versa l’ex scalo ferroviario di piazza Fiume, spesso oggetto di polemiche.
Porta d’ingresso alla Via Verde, la zona è bersagliata da incivili che abbandonano rifiuti in un luogo di passaggio di cittadini e turisti e dove è presente un ampio parcheggio a servizio di bagnanti e visitatori. Di recente l’area è stata ripulita da alcuni giovani skater vastesi che giovedì scorso scelto di rimboccarsi le maniche al posto di scendere in spiaggia, raccogliendo centinaia di rifiuti abbandonati e liberando le aiuole da erbacce e detriti. Una scena che non è passata inosservata tanto che qualcuno ha voluto immortalare e condividere sui social dov’è immancabilmente rimbalzata ricevendo l’approvazione generale dell’arena virtuale (Leggi).
Un luogo che potrebbe possa essere trasformato in una sede destinata a molteplici attività: da quelle dedicate ai giovani, alla cultura e allo sport, a quelle sfruttate per iniziative di promozione del turismo e sensibilizzazione ai temi dell’ambiente, della tutela dei diritti e della solidarietà.
Intanto è in via di realizzazione un collegamento ciclabile a pettine di circa 600 metri che congiungerà il vecchio scalo alla ciclovia comunale che costeggia Lungomare Duca degli Abruzzi e che parte dall’imbocco di Piazza della Guardia Costiera (Leggi).
Ma quello che davvero si attende ormai da tempo è una riqualificazione più ampia, obiettivo che regione e provincia intendono raggiungere.
Al sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna abbiamo chiesto a che punto è il cronoprogramma degli interventi:
“Quando si parla delle vecchie stazioni bisogna comprendere anche i numerosi compendi ferroviari che ne fanno parte, ovvero una serie di terreni e giardinetti disseminati nelle relative zone. La difficoltà per le quattro che vanno da Vasto a Ortona è stata propria quella di fare una ricognizione completa di tutte queste aree al fine di accatastarle.
A seguito di questa operazione è partito l’iter per l’esproprio da parte della Provincia degli ex scali, procedura che si concluderà dopo che la società che ha vinto la gara per la loro riqualificazione presenterà, entro ottobre, il Pfte, ovvero il progetto di fattibilità tecnico economica.
A quel punto la provincia partirà con l’esproprio generalizzato sul primo lotto, in accordo con le Ferrovie dello Stato, così da permetterne l’acquisizione vera e propria entro dicembre 2025. Nei mesi successivi, con l’esecutivo fatto nonché ottenuti tutti i pareri, nel 2026 partirà la gara per le riqualificazioni degli ex scali e, appunto, dei relativi compendi.
Due passaggi, dunque, ovvero l’acquisto entro la fine del 2025 e la gara nel 2026. Per la tipologia di interventi da fare bisognerà muoversi in base a quello che prevede il Pst, Progetto speciale territoriale della regione Abruzzo. Per tutte e quattro sono previsti affitta camere, risto-bar pizzeria ma ognuno sarà contraddistinto da una caratteristica specifica che per Vasto significherà creare una biblioteca con punto informativo”.