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sabato 28 Giugno 2025
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Tagliente: “Il progetto del nuovo ospedale di Vasto è fermo”

VASTO. Il progetto del nuovo ospedale di Vasto è fermo. A sancirne lo stop è il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha dichiarato l’improcedibilità per “incompletezza della documentazione prodotta”. Un fatto che, oltre a porre interrogativi tecnici, riaccende un tema più ampio e delicato: quello del pessimo funzionamento della macchina sanitaria regionale.

“C’è un evidente problema di comunicazione tra gli attori istituzionali coinvolti,” afferma Giuseppe Tagliente. “E se a denunciarlo sono persino i direttori generali delle Asl, che lamentano la totale assenza di confronto con la Regione nella bocciatura dei piani aziendali, allora il problema non è più solo percezione: è realtà.”

Il caso dell’ospedale di Vasto diventa emblematico. Il progetto si è arenato tra lentezze burocratiche e rimpalli di responsabilità tra politica, uffici tecnici e amministrazioni. Nessuna regia, nessuna direzione chiara.

“Se ci fosse stata una consultazione preliminare tra rappresentanti istituzionali e personale tecnico,” sottolinea Tagliente, “se la politica avesse ascoltato e controllato il lavoro dei funzionari, probabilmente oggi il progetto non sarebbe in alto mare, ma già in fase operativa.”

Non solo: la Asl ha già anticipato al Comune di Vasto ben 15 milioni di euro, sulla base di una convenzione per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture stradali al servizio del nuovo ospedale.

“A che punto sono quei fondi? Che fine ha fatto quel primo, importante stanziamento? E soprattutto: la Asl ha chiesto conto al Comune di come intende procedere? Il Comune ha mai relazionato sullo stato dell’arte?” chiede Tagliente. “Domande legittime, che però non trovano risposta. E questo silenzio è il segno tangibile di un’incomunicabilità che rasenta la crudeltà mentale.”

Il problema, dunque, non è solo l’inefficienza burocratica, ma un approccio gestionale sbagliato, autoreferenziale e privo di visione.

“Serve una nuova mentalità,” conclude Tagliente. “Un approccio antico, ma sempre valido: il confronto. Basta proclami, basta giustificazioni deboli. Per la sanità abruzzese, e in particolare per la realizzazione del nuovo ospedale di Vasto, servono tavoli di lavoro, conferenze di servizio, percorsi condivisi. Solo così si può uscire dalla palude.”

Intanto, il vecchio ospedale cade letteralmente a pezzi. E con lui, cade anche la fiducia dei cittadini in un sistema che sembra incapace di prendersi cura persino dei suoi strumenti fondamentali.