VASTO MARINA. Tragedia nella serata di sabato 14 giugno sul lungomare di Vasto Marina, dove un lavoratore di origine nordafricana di 52 anni è deceduto mentre si trovava in servizio all’interno di un’attività commerciale situata su lungomare Cordella.
L’uomo si sarebbe improvvisamente sentito male mentre si trovava in cucina, accasciandosi al suolo davanti agli occhi dei colleghi, che hanno immediatamente dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno tentato tutte le manovre di rianimazione possibili, ma ogni tentativo si è rivelato purtroppo vano. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
Sono in corso accertamenti per chiarire le cause del decesso, con ogni probabilità si è trattato di un malore.
Questo il commento di Gigio D’Ercole, segretario di Sinistra Italiana del Vastese: “Apprendiamo con estremo dolore della morte di un lavoratore della ristorazione sul posto di lavoro. A seguito di un malore avvenuto nella serata di sabato 14 giugno non ce l’ha fatta un ragazzo di origine africana che stava lavorando in una cucina di un’attività commerciale nel lungomare di Vasto Marina.
Come comunità politica sensibile e sempre attenta a quanto di tragico purtroppo accade nei luoghi di lavoro non possiamo esimerci da alcune considerazioni.
In primo luogo da parte nostra un abbraccio di cordoglio alla famiglia per la tragica e improvvisa dipartita del loro caro.
Ci si stringe il cuore nell’apprendere che il giovane scomparso era di origine africana. Contrariamente a quanto siamo abituati a sentire da media di parte e politici di destra, i ragazzi africani presenti nel nostro Paese sono dei gran lavoratori che con sacrificio spesso mantengono i loro familiari nei loro Paesi d’origine che troppo spesso possono contare solo sul denaro inviatogli per sopravvivere. Per questo motivo, speriamo solo che questa tragedia non provochi ulteriore sofferenza ai suoi familiari.
Ci auguriamo che le condizioni di sicurezza sul lavoro siano state tutte rispettate ma se in caso la magistratura e le dovute indagini dei Carabinieri dovessero rilevare delle irregolarità ci auguriamo un controllo a tappeto di tutte le attività della riviera per evitare il ripetersi di simili episodi.
Anche nel rispetto delle normative, i lavoratori della ristorazione troppo spesso si trovano sotto stress fisico notevole a causa del caldo e delle tante ore in piedi. Sinistra Italiana sta chiedendo al governo una legge che tuteli i lavoratori dal caldo nelle fabbriche, nella logistica e anche nelle cucine. Quando si parla di prevenzione degli infortuni sul lavoro sarebbe il caso di intervenire a livello legislativo anche per far fronte al forte caldo che in estate colpisce in particolar modo alcuni luoghi di lavoro. La difesa della salute dei lavoratori non può essere messa da parte, mai. Constatiamo che la regione Abruzzo, nelle vesti dell’assessora alle attività produttive Magnacca, non ha mai mostrato il benché minimo interesse ad intervenire in questo senso in favore dei lavoratori, dispiace.
Una domanda sorge spontanea: questa morte si poteva evitare? Forse non avremo mai risposta. Forse bastava un defibrillatore, ma sappiamo che questi strumenti salvavita sono carenti sulla riviera. E forse sarebbe stato salvifico l’intervento di personale medico, ma sappiamo che la guardia medica turistica a Vasto marina è chiusa. In questo ci uniamo alla richiesta del sindaco di Vasto Francesco Menna che da mesi chiede alla ASL di riattivare questo importante presidio medico di primo soccorso durante la stagione turistica in una delle mete più frequentate di tutta la riviera abruzzese. Apprendiamo invece che il consigliere Prospero, grazie al suo intervento salvifico, forse è riuscito ad elemosinare l’attivazione della guardia medica turistica ad agosto. Avvisiamo quindi cittadini e turisti che hanno intenzione di sentirsi male di aspettare dopo la mezzanotte del 31 luglio perchè altrimenti saranno costretti ad aspettare ore in fila al pronto soccorso.
Ma una domanda la vogliamo rivolgere anche alla assessora alla sanità Nicoletta Verì, al presidente della regione Marco Marsilio e al direttore della ASL Mauro Palmieri: come farete a dormire la notte sapendo che la vostra incompetenza ha negato la tempestiva presenza di un medico che avrebbe potuto salvare la vita ad un ragazzo? Se aveste un minimo di vergogna vi dovreste dimettere e chiedere scusa alla famiglia di questo giovane e per come avete ridotto la sanità abruzzese. Ma sperando in un sussulto di dignità, ci aspettiamo che questa tragedia vi faccia rendere conto di quanto sia necessario e urgente avere un presidio medico permanente a Vasto marina”.