CASALBORDINO. Una sentenza destinata a fare giurisprudenza quella emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale di Pescara, che ha stabilito l’illegittimità dell’esproprio dei terreni su cui è stata realizzata la rotatoria nei pressi del casello autostradale Vasto Nord-Casalbordino.
Al centro della vicenda c’è un cittadino, assistito dagli avvocati Davide Pellegrino e Nicoletta Bracalante, che per anni ha rivendicato i suoi diritti di fronte a un provvedimento di esproprio emesso, secondo il TAR, in ritardo e quindi nullo. Il decreto contestato, firmato da ANAS il 3 dicembre 2010, è stato annullato insieme all’intera procedura, sin dalla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.
Il verdetto è chiaro: ANAS dovrà procedere entro 90 giorni all’acquisizione sanante in nome dello Stato – una procedura straordinaria che consente di regolarizzare la situazione – oppure restituire i terreni al legittimo proprietario, riconoscendo allo stesso un adeguato risarcimento per il danno patrimoniale subito.
Si tratta di una decisione che pone nuovamente al centro la questione della legalità nelle pratiche espropriative e della tutela dei diritti dei cittadini nei confronti delle grandi opere pubbliche. Il caso, nato da un’opera realizzata anni fa, si conclude oggi con una condanna chiara a rispettare le norme, i tempi e soprattutto la proprietà privata.
Per ANAS ora è una corsa contro il tempo: tre mesi per decidere se sanare l’occupazione o restituire quanto occupato illegittimamente. E per il cittadino coinvolto, si apre finalmente uno spiraglio di giustizia.