VASTO. Certe storie, prima o poi, trovano sempre un modo per ricominciare. A volte basta solo aspettare che si creino le condizioni giuste. Max Cazzorla e la Vasto Basket, un legame interrotto bruscamente, forse troppo in fretta, ma mai davvero svanito.
Lui, che questa B Interregionale l’aveva conquista sul parquet, aveva il diritto e il dovere di godersela davvero. Il 2 giugno 2024 il coach pugliese scriveva una delle pagine più esaltanti della storia recente del club biancorosso, dopo aver dominato in lungo e in largo la Serie C Unica. Poi, pochi giorni dopo, l’addio. Non per divergenze o dissidi, ma per necessità: la vita fuori dal parquet chiedeva spazio, e lui, con responsabilità, lo aveva concesso.
I contatti in realtà sono sempre stati costanti, e così, a distanza di un anno, la Vasto Basket, chiamata a sostituire l’uscente Marco Schiavi, al primo segnale di apertura si è tuffata sull’unico obiettivo considerato.
“Torniamo al Max” è lo slogan scelto dal presidente Giancarlo Spadaccini per celebrare la ritrovata unione. “Le passioni a volte stravolgono le vite delle persone. Ed è giusto così, perché è ciò che rende le persone felici”.
Nessun dubbio nemmeno per il coach, che ha colto al volo la possibilità di tornare in una piazza in cui si è sentito sempre ben voluto: “È stato un richiamo del cuore” ha esordito il pugliese nella conferenza stampa di presentazione. “Quell’affetto non l’ho mai dimenticato”. Cazzorla ha parlato di “nostalgia cestistica”, un’esigenza quasi naturale che lo ha portato a riavvicinarsi al parquet.
Luigi Cicchini è fermamente convinto che quello di Cazzorla sia il nome giusto per riportare entusiasmo e motivazioni rinnovate all’ambiente. Per l’allestimento del roster ci sarà tempo: “Ci aspettano almeno due mesi intensi dove dovremo stare un po’ al telefono” ha ironizzato il direttore.
La Vasto Basket sarà certamente ambiziosa e competitiva, ma per il momento si gode il ritorno di Max.
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