ABRUZZO. “Nel pomeriggio di ieri, a L’Aquila, durante la seduta della Terza Commissione, congiunta con la Prima, abbiamo affrontato il P.L. 28/2024, di iniziativa della Giunta regionale, relativo al processo di riassetto complessivo, riorganizzazione e implementazione delle aree industriali regionali. Si tratta dell’avvio del progetto di fusione, ai sensi degli articoli 2501 e seguenti del Codice Civile, tra l’Azienda Regionale delle Aree Produttive (ARAP) e il Consorzio per lo Sviluppo Industriale dell’area Pescara-Chieti (CSI).
Abbiamo ascoltato in audizione l’assessore competente, Tiziana Magnacca, che ha dovuto accogliere gli emendamenti proposti dalla sua stessa maggioranza che ricalcavano in pieno i nostri da noi già in precedenza presentati, i quali hanno modificato l’indirizzo inizialmente dato dalla Giunta in merito al riassetto. Segno evidente che avevamo visto giusto e che non era certo fattibile una governance decisa unicamente da Magnacca e Marsilio senza dare spazio alle minoranze. Ovviamente auspichiamo che possa essere riportato a tre il numero dei componenti del CDA.
Tuttavia, non siamo ancora pienamente soddisfatti e valuteremo, come gruppo Abruzzo Insieme, se presentare nel corso del prossimo Consiglio Regionale ulteriori emendamenti volti a garantire una maggiore rappresentatività.
A fronte del forte passivo di ARAP e, seppur in misura minore, anche del CSI Pescara ( parliamo in totale di circa 60 milioni di euro ), riteniamo che, una volta completato l’accorpamento, la Regione debba intervenire per sanare questa situazione e mettere risorse a disposizione per sistemare le aree industriali abruzzesi, da troppo tempo abbandonate a se stesse oltre a chiudere la fase di commissariamento in tempi stretti.
Anche se l’assessore ha ribadito che non è possibile un intervento finanziario, in realtà questo concetto non è proprio vero perché in casi straordinari la Regione potrebbe intervenire in tal senso.
C’è poi un secondo aspetto, tutt’altro che secondario: ARAP vanta crediti nei confronti di terzi per una cifra superiore ai trenta milioni di euro, difficilmente esigibili, il che complica ulteriormente la situazione.
Ecco perché è importante che la Regione si faccia carico di questo scenario, mettendo a disposizione delle aziende gli strumenti giusti affinché siano incentivati a continuare a investire in Abruzzo. Nel frattempo noi di Abruzzo Insieme, in questi giorni che precedono il Consiglio, continueremo a vigilare e proporre soluzioni al fine di rendere meno impattante e quindi meglio sostenibile la gestione di Arap”.
Così, in una nota, il consigliere regionale Vincenzo Menna.