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venerdì 11 Luglio 2025
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Comitato Litorale Vivo: “La politica dovrebbe essere ascolto, non arena”

VASTO. Un durissimo comunicato, firmato dal Comitato Litorale Vivo, ha acceso nuovamente i riflettori sul caso Vignola, dopo l’ultima seduta del consiglio comunale. Al centro della polemica, i toni e le parole utilizzate dal sindaco nei confronti del comitato stesso e, in particolare, del suo presidente. “Siamo profondamente turbati – scrive il comitato – per il tono e i contenuti utilizzati dal sindaco nei nostri confronti. Turbati e scioccati”.

Il nodo della questione resta l’ormai annosa vicenda del progetto previsto sull’area di Vignola, uno dei tratti di costa più suggestivi dell’Abruzzo, che il comitato si batte da tempo per tutelare. Ma, a quanto pare, il confronto tra cittadini e istituzioni ha preso una piega che i promotori della protesta definiscono “inaccettabile”.

Nel comunicato, Litorale Vivo denuncia una “trasformazione della politica in spettacolo”, criticando aspramente l’atteggiamento del primo cittadino: “La politica non può ridursi a un talk show, a un’arena dove chi urla di più guadagna consensi”. E ancora: “L’attacco personale non è maniera, metodo né ragione”.

Il comitato ricorda che il TAR non si è ancora espresso nel merito della vicenda e sottolinea come le richieste di confronto siano state numerose, ma spesso disattese: incontri mancati, PEC “smarrite”, appuntamenti saltati. Uno degli episodi più contestati riguarda un incontro a porte chiuse in cui, secondo il comunicato, il sindaco avrebbe reagito con toni accesi, sbattendo i pugni sul tavolo e minacciando di “andare in procura”. Una reazione che avrebbe portato il dott. Mercorio – rappresentante del comitato – ad abbandonare l’incontro.


Il comitato rispedisce al mittente le insinuazioni sull’inadeguatezza dei propri rappresentanti: “Il ‘dottore ginecologo’, così chiamato con tono derisorio, rappresentava il comitato in un tentativo serio di trovare una soluzione. Ma il sindaco sa bene che gli incontri proposti erano da tenersi tra tecnici competenti, non tra ‘ginecologi’ come si vorrebbe far credere”.

Un’accusa dura, che tocca non solo il rispetto istituzionale, ma anche la credibilità delle figure coinvolte nel dibattito. Il comitato ribadisce di aver sempre agito in maniera civile e costruttiva, coinvolgendo esperti del settore, promuovendo dibattiti pubblici e portando la questione all’attenzione di media nazionali e internazionali.


Nel messaggio finale, il comitato esprime profonda amarezza per quello che definisce un comportamento “aggressivo e insensibile” da parte dell’amministrazione, ricordando che il sindaco è anche presidente della Provincia di Chieti.

“Da quasi due anni stiamo cercando un dialogo. La cosa più triste di questa vicenda è stata la totale mancanza di ascolto e di empatia da parte di chi avrebbe dovuto rappresentare tutti”, si legge nella nota.

Il comunicato si chiude con un appello alla politica, affinché torni a essere luogo di confronto e ascolto, e non arena di scontro personale.

Così, in una nota, il Comitato Litorale Vivo.