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mercoledì 13 Agosto 2025
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Gina Terrenzi compie 100 anni

ABRUZZO. C’era un po’ tutto il paese, insieme a gran parte del consiglio comunale, a festeggiare il traguardo del secolo di vita di Gina Terrenzi. Un’occasione speciale che ha riempito di gioia la comunità di Città Sant’Angelo, un paese che, pur non essendo nuovo a compleanni del genere, non perde mai l’emozione di celebrare le sue radici. E Gina, in ottima forma e sempre in giro per il corso principale, è un vero e proprio simbolo.

Nata il 12 agosto 1925 nella contrada Gaglierano, nella zona chiamata “Li Marritt”, Gina è la primogenita di Luigi Terenzi, soprannominato “L’Urtulàn”, e di Giulia Marzuoli. Il padre Luigi, emigrato due volte in America, al suo ritorno acquistò con i risparmi la campagna e la casa dove già abitavano. La famiglia crebbe con i fratelli Vincenzo, Bertino e l’amata sorella Maria.

Una storia d’amore nata lungo una strada di campagna

La sua vita è un romanzo, a partire dalla storia d’amore con il marito Guerino. Fu un incontro casuale, lungo “la strada di Mammocce”, una domenica del dopoguerra. Gina, ventenne dalla lunga chioma fluente, camminava spedita, ma l’imbarazzo la fece accelerare il passo quando incrociò Guerino Bellante, della famiglia soprannominata “Nanà”, elegante e dal portamento distinto. La frase “Che bella ragazza, me la sposo” pronunciata da lui divenne una profezia. Da quell’incontro occasionale, fatto di sguardi e saluti lungo quella strada di campagna, nacque il loro amore che li portò a sposarsi nel 1947.

Dall’unione tra Gina e Guerino, scomparso nel 2001, nacquero i figli Giovanni, nel 1949, e Lina, nel 1954, prematuramente scomparsa. Con il tempo, la famiglia si allargò con l’arrivo dei nipoti Flavio, Fausto e Carla, e dei pronipoti Angelo, Gina e, dal 2018, Sebastiano.

L’elisir di lunga vita

Oggi, Gina Terrenzi si gode la sua famiglia, le sue amiche di sempre e le passeggiate lungo il corso, accompagnata da Emilia e Angelina che si prendono cura di lei. E a chi le chiede quale sia il suo elisir di lunga vita, risponde con semplicità: “Ho vissuto una vita non sempre facile, di poche pretese, ma sempre con la fede in Dio e l’amore per la famiglia”. Il suo segreto è anche in uno stile di vita sano: “A tavola non mi sono mai abbuffata. A pranzo pasti della tradizione contadina, a cena qualcosa di leggero, e tante belle camminate”.

Un compleanno indimenticabile, per una donna che è la memoria storica di un’intera comunità.