CHIETI. “Ho letto una ricostruzione piuttosto artificiosa e, in alcuni passaggi, forzata sulla delicata questione delle ex stazioni lungo la costa dei Trabocchi. È necessario fare chiarezza, con date, numeri e proposte. Tre anni fa, la Provincia annunciava con grande enfasi di avere a disposizione i fondi necessari per acquistare le ex stazioni lungo la costa, ma di essere bloccata da un vincolo normativo imposto dalla Regione.
Ho preso sul serio quella richiesta e, grazie al lavoro intenso degli uffici, abbiamo fatto ciò che era necessario: modificato la legge regionale, rimuovendo ogni alibi e offrendo alla Provincia la concreta possibilità di procedere con l’acquisto. Il risultato? Nessuna azione, nessun passo avanti. Da quel momento, l’unica cosa arrivata dalla Provincia sono state critiche. Nessuna proposta, nessun progetto, nessun impegno reale. Nel frattempo, la Via Verde — uno dei progetti più importanti per lo sviluppo turistico e sostenibile dell’Abruzzo — rischia di trasformarsi in un’occasione sprecata. E non per colpa di altri. Ci troviamo di fronte a una totale assenza di visione strategica.
L’emendamento che avevo proposto, pensato per tutelare maggiormente il turismo, offrire più servizi a turisti e famiglie e rafforzare l’economia locale, ha suscitato critiche strumentali. Eppure, mirava proprio a colmare le lacune della Provincia e di alcune amministrazioni comunali, a partire da una pianificazione seria e organica dell’intera costa dei Trabocchi. Come se non bastasse, la Provincia ha speso quasi 300.000 euro per una relazione di appena 11 pagine, che avrebbe dovuto indicare cosa fare delle ex stazioni. Soldi pubblici bruciati per un documento che non ha prodotto alcun effetto concreto. Chi oggi lancia accuse dovrebbe prima guardare alle proprie responsabilità. Noi abbiamo fatto il nostro dovere. Ora spetta alla Provincia dimostrare di essere all’altezza di questa sfida. Non possiamo permetterci di giocare con il futuro di un territorio che merita ben altro”.
Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, delegato all’urbanistica, Nicola Campitelli.