CHIETI. La provincia di Chieti si conferma come il territorio provinciale abruzzese con più aderenti all’Ebrart, l’Ente bilaterale per l’artigianato «che in Abruzzo da trent’anni rappresenta un supporto stabile e strutturato alle imprese artigiane e ai loro dipendenti, promuovendo servizi e prestazioni che spaziano dalla formazione professionale alla sicurezza nei luoghi di lavoro, dalla tutela della salute alla gestione degli armonizzatori sociali di origine contrattuale». Lo dice Cesare Altieri, presidente provinciale della CNA di Chieti che sabato scorso ha promosso il convegno “Bilateralità e Politiche Attive del Lavoro: strumenti per la crescita di imprese e lavoratori”, tenuto sabato scorso all’interno della fiera “Val di Sangro Expò” di Atessa, alla presenza di numerosi ospiti, nel confronto moderato da Letizia Scastiglia, direttrice provinciale della CNA, e Lorenza Di Giulio, direttrice dell’ente di formazione Ecipa Abruzzo. Tra i partecipanti, il responsabile nazionale del Dipartimento Relazioni sindacali della CNA, Maurizio De Carli, il referente dell’Articolazione Abruzzo di FondArtigianato, Franco Spina, e il direttore di Ebrart Abruzzo Renato Giancaterino.
«E’ un momento di riflessione che abbiamo voluto fortemente – osserva Altieri – per informare e imprese e i lavoratori sulle opportunità offerte da FSBA, Il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, che attraverso EBRART Abruzzo da trent’anni rappresenta un supporto stabile e strutturato per le imprese artigiane e i loro dipendenti, promuovendo servizi e prestazioni che spaziano dalla formazione professionale alla sicurezza nei luoghi di lavoro, dalla tutela della salute alla gestione degli armonizzatori sociali di origine contrattuale».
Ma se la forte adesione al sistema della bilateralità, secondo quanto emerso dal confronto, rappresenta indubbiamente un’eccellenza del Chietino (29% di imprese aderenti e 28,7% di dipendenti, seguita da Teramo con il 26,4% tra le imprese, ma 28,7% tra i dipendenti), i dati invece sulle prestazioni effettivamente erogate presentano una forbice piuttosto significativa: «Per assurdo – conclude Altieri – la provincia che richiede il minor numero di prestazioni è la nostra. E dunque mai migliore argomento poteva essere individuato per riflettere sull’importanza del ruolo della CNA nella contrattazione e sulle opportunità pensate per imprese e lavoratori dal sistema della bilateralità».