PESCARA. A Bomba, in provincia di Chieti, sotto le colline che guardano la Val di Sangro, c’è il più grande giacimento di gas onshore non ancora sfruttato in Italia. Un tesoro silenzioso, rimasto per anni sotto la superficie, che ora potrebbe diventare protagonista della transizione energetica nazionale.
Il via libera del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, arrivato lo scorso 24 luglio durante l’assemblea plenaria della commissione Via Pniec-Pnrr, ha confermato la sostenibilità del progetto “Small Scale LNG – Giacimento Gas Collesanto”, promosso dalla LN Energy, associata a Confindustria Abruzzo Medio Adriatico.
“Esprimiamo grande soddisfazione per la firma, avvenuta nei giorni scorsi, del Protocollo di Intesa con Confindustria Abruzzo Medio Adriatico”. È quanto afferma l’amministratore delegato della LNEnergy, Mark Frascogna in relazione allo sviluppo del giacimento di gas naturale sito in Collesanto (CH) con la realizzazione del progetto “Small Scale LNG”.
Il protocollo d’intesa firmato con LN Energy punta a definire, una volta completato l’iter autorizzativo, le condizioni tecniche ed economiche per la futura fornitura di gas naturale liquefatto (LNG). In pratica, si gettano le basi per accordi concreti che permetteranno alle imprese del territorio di accedere a un combustibile pulito, sicuro e sostenibile, in linea con le normative vigenti.
Il GNL è considerato, infatti, il “carburante della transizione” perché permette di sostituire combustibili più inquinanti come carbone e petrolio nei settori industriale e dei trasporti, garantendo una maggiore sicurezza energetica, poiché offre una maggiore flessibilità nelle forniture, consentendo di diversificare le fonti di approvvigionamento e di rispondere meglio alle fluttuazioni della domanda. Inoltre, svolge un ruolo cruciale nell’integrazione delle energie rinnovabili nel sistema energetico, fornendo stabilità e un “ponte” verso un futuro energetico più pulito.
Le forniture saranno destinate, in via prioritaria, alle imprese energivore già insediate, ovvero in fase di insediamento, nel nucleo industriale della Val di Sangro (CH) ed in via ulteriormente preferenziale tra queste a quelle associate a Confindustria Abruzzo Medio Adriatico.
“Vogliamo partire appena possibile con le interlocuzioni necessarie con le altre importanti realtà produttive in Val di Sangro per mettere a loro disposizione l’LNG che vogliamo produrre – prosegue Frascogna – e la firma di questo importante protocollo di intesa con la Confindustria locale è il primo importante passo in questo senso”.
Lorenzo Dattoli, Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico: “Questa decisione del Ministero rappresenta una svolta per il nostro territorio. Il progetto è stato valutato con attenzione e ha superato tutti i criteri ambientali previsti dalla normativa. È una risposta concreta alla necessità di coniugare sviluppo industriale e tutela ambientale. L’Lng (gas naturale liquido) prodotto sarà pulito, a quasi zero emissioni, e alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili. È un’opportunità per dare finalmente un ruolo strategico all’Abruzzo, terra di industria, servizi, agricoltura e turismo.”
Dattoli ha poi sottolineato l’impegno di Confindustria: “Abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con LN Energy perché lo sviluppo del giacimento avverrà nel rispetto del territorio e delle comunità locali. L’obiettivo è chiaro: ridurre le emissioni, rafforzare la sicurezza energetica e mettere a disposizione delle imprese della Val di Sangro un combustibile pulito per la mobilità e la produzione.”
Il progetto, che prevede la produzione di gas naturale liquefatto su piccola scala, è inserito nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2030. Ora si attende il decreto finale di compatibilità ambientale e il rilascio della concessione. Ma per Dattoli, il messaggio è già chiaro:
“L’Abruzzo può essere protagonista della transizione energetica. E può farlo con responsabilità, innovazione e rispetto per la sua terra.”
ll Direttore Generale Luigi Di Giosaffatte ha aggiunto: “La pluralità dei punti di vista è una ricchezza, cerchiamo sempre un’analisi concreta e articolata degli strumenti e delle azioni utili a rendere realizzabile la transizione energetica. In un contesto dove coesistono interessi differenti e aspettative non sempre allineate, perseguiamo con forza la necessità di contemperare le diverse visioni – ambientali, economiche, sociali – per raggiungere obiettivi condivisi. Superare l’apparente contrapposizione tra tutela dell’ambiente e sviluppo d’impresa è oggi non solo possibile, ma indispensabile per costruire un futuro sostenibile e inclusivo. L’Abruzzo – prosegue il Direttore Generale Di Giosaffatte – è definita Regione Verde d’Europa con tre Parchi Nazionali, 133 chilometri di costa ed in Gran Sasso d’Italia con i suoi 2.914 mt di altitudine e, al contempo, ha un tasso di industrializzazione che sfiora il 27%, collocandola tra le regioni più industrializzate del nostro Paese”.
Spiega Francesco Di Luca, responsabile del sito minerario di Collesanto: “LNEnergy, unitamente a tutte le società partner coinvolte nel progetto, riconosce da subito una importante priorità commerciale, laddove compatibile con il quadro regolatorio e con la fattibilità tecnica delle varie forniture dell’LNG prodotto dal giacimento gas di Collesanto, alle imprese energivore insediate o in corso di insediamento nel nucleo industriale della Val di Sangro (CH) ed in via ulteriormente preferenziale tra queste a quelle associate a Confindustria Abruzzo Medio Adriatico”.
Confindustria Abruzzo Medio Adriatico favorirà, nei limiti delle proprie competenze istituzionali, attività di supporto a questa iniziativa attraverso le necessarie azioni di informativa presso le imprese associate, di raccolta delle varie esigenze, o richieste da parte delle imprese energivore potenzialmente beneficiarie dell’utilizzo del LNG proveniente dal giacimento di Collesanto (CH).



