X
mercoledì 15 Ottobre 2025
Cerca

Ok al bilancio e stop al gas: no della Provincia al progetto vicino al Lago di Bomba

CHIETI. Il consiglio provinciale di Chieti, riunito oggi pomeriggio nella sede teatina dell’ente, ha approvato il decreto presidenziale n. 101 del 4 settembre scorso, con il quale è stata disposta una variazione al bilancio di previsione 2025/2027 per motivi di urgenza.  

Il provvedimento prevede un maggiore importo, pari a 80.000 euro, per il consolidamento del corpo stradale con opera di sostegno lato valle, eventuali opere di drenaggio profondo e il ripristino della sezione stradale al km 3+500 della SP 129 (Roccascalegna-Fondovalle Sangro); un maggiore importo, pari a 120.000 euro, per la riparazione e il consolidamento della pila danneggiata e della muratura del ponte, il miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’opera, il ripristino della sezione di deflusso e la regimentazione del torrente in corrispondenza del ponte al km 20+252 della SP 155 (Colledimezzo-Borrello); lo storno di 30.000 euro tra capitoli di parte corrente del bilancio pluriennale 2025/2027 per rendere adeguato lo stanziamento occorrente per l’affidamento triennale del Servizio per l’organizzazione, la gestione e lo svolgimento delle prove selettive dei concorsi pubblici in modalità digitale; lo storno di 6.520 euro tra il Fondo nuove assunzioni e tre capitoli di spesa del personale per esigenze legate alla trasformazione da part time al 50% a full time di un posto di istruttore tecnico. 

L’assise ha successivamente approvato il bilancio consolidato 2024. Il documento ha la funzione di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico dell’attività complessiva svolta dalla Provincia attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate. 

Infine, è stata approvata (con l’astensione del consigliere Claudio Carretta) una mozione presentata dai consiglieri Marianna Apilongo e Arturo Scopino che condanna la decisione del Ministero dell’Ambiente e del Governo nazionale che ha dato il via libera al progetto di estrazione del gas nei pressi del lago di Bomba, impegnando il presidente della Provincia a porre in essere “qualunque iniziativa politica e amministrativa per sollecitare la discussione e l’approvazione delle proposta di legge per l’istituzione della Riserva regionale “Lago di Bomba”; ad attivarsi “affinché venga immediatamente revocato il parere favorevole e siano sospese tutte le procedure autorizzative connesse al progetto”; a raccordarsi “con tutte le amministrazioni comunali interessate” per promuovere qualsiasi iniziativa “utile a scongiurare il rilascio della definitiva autorizzazione all’estrazione del gas in località Collesanto”.

 La Consigliera Provinciale Marianna Apilongo di Europa Verde-Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) esprime grande soddisfazione per l’approvazione delle mozioni da lei presentate, sia in Consiglio Provinciale di Chieti che nel Comune di Atessa, che esprimono una netta contrarietà al progetto di estrazione di gas in località Collesanto, adiacente e al di sotto del bacino del Lago di Bomba. 

Le mozioni approvate rappresentano un importante fronte comune a difesa del territorio e un chiaro segnale di opposizione al parere favorevole di compatibilità ambientale rilasciato dal Ministero dell’Ambiente 

La mozione evidenzia come il parere ministeriale sia in totale dissonanza con il parere negativo degli uffici regionali, i quali hanno sollevato preoccupazioni fondate su rischi ambientali, territoriali, idrogeologici e per la sicurezza delle popolazioni locali. 

“L’approvazione di queste mozioni è una vittoria per la democrazia e per la tutela del nostro Abruzzo,” dichiara la Consigliera Apilongo. “Il Ministero dell’Ambiente ha ignorato e calpestato la volontà delle nostre comunità e le esigenze di salvaguardia ambientale. Il Consiglio Provinciale e il Comune di Atessa hanno espresso una condanna ferma a questa decisione.”                                    La Consigliera Apilongo ha inoltre sottolineato l’urgenza di sbloccare l’iter per l’istituzione della Riserva Naturale Regionale “Lago di Bomba”, proposta ferma in Commissione dal 2024. 

“Non possiamo permettere che la ricerca di profitti a breve termine comprometta irreversibilmente il nostro ecosistema. Il Lago di Bomba e il suo territorio meritano di essere protetti e valorizzati, non trivellati. La battaglia continua, ma oggi abbiamo un mandato forte e unitario delle istituzioni locali,” conclude Apilongo.