SAN SALVO. Avrebbe sottoposto la moglie a continui maltrattamenti, fisici e psichici, e a un regime di vita degradante, con quotidiane ingiurie, minacce e percosse, con calci, pugni, schiaffi, e perfino oggetti e vettovaglie domestiche.
Nella mattinata di oggi, presso il Tribunale di Vasto, si è tenuta l’udienza di convalida della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, richiesta dal P.M. nei confronti di M. L., 57enne residente a San Salvo.
A convincere il GIP Anna Rosa Capuozzo, non solo l’entità degli atti vessatori, ma anche la loro reiterazione nel tempo. I fatti criminosi sarebbero infatti iniziati nel 2011, per poi proseguire quotidianamente fino al 2017. A ciò si aggiunge l’unicità dell’intento criminoso.
Secondo quanto riferito dalla vittima, l’uomo, anche sotto uso di sostanze alcoliche, l’avrebbe percossa e maltrattata per anni, provocandole, in una circostanza, perfino la rottura del setto nasale, e costretta con la forza ad avere rapporti sessuali completi.
Il giudice ha così disposto l’applicazione della misura cautelare e l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il 57enne è difeso dall’avvocato Francesco Bitritto.