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giovedì 13 Novembre 2025
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“Ancora carenza di farmaci chemioterapici all’ospedale di Lanciano”

LANCIANO. A oltre due mesi dalla prima segnalazione, torna al centro dell’attenzione la carenza di farmaci chemioterapici destinati ai pazienti oncologici in cura presso la ASL2 Lanciano–Vasto–Chieti.


Il consigliere regionale Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, ha inviato una nuova richiesta formale al Direttore generale della ASL, denunciando la perdurante indisponibilità di alcuni farmaci salvavita utilizzati nei trattamenti oncologici.

Secondo quanto riferito, nei giorni scorsi alcuni pazienti si sarebbero recati al presidio ospedaliero di Lanciano per la somministrazione delle terapie programmate, ma sarebbero stati invitati a tornare a casa a causa della mancanza dei farmaci necessari. “Ai pazienti – spiega Di Marco – è stato chiesto di lasciare un recapito telefonico per essere richiamati quando il farmaco sarà di nuovo disponibile”.

Già nel mese di settembre, il consigliere aveva portato il tema all’attenzione della Commissione di Vigilanza, ricevendo documentazione dalla ASL di Chieti che evidenziava “un quadro generale di inadeguatezza organizzativa nella gestione degli approvvigionamenti”, pur in presenza di fondi dedicati e risorse destinate anche a farmaci innovativi gestiti direttamente dall’AIFA.

“È incomprensibile – sottolinea Di Marco – come, nonostante la disponibilità di risorse economiche e la possibilità di pianificare per tempo gli acquisti, possano ancora verificarsi simili situazioni di inefficienza che costringono i pazienti oncologici a sospendere le terapie. È una condizione inaccettabile che genera ulteriore ansia e smarrimento in persone già provate da un percorso di cura complesso”.

Il consigliere ha inoltre chiesto un riscontro urgente da parte della Direzione della ASL e la convocazione di una nuova seduta della Commissione di Vigilanza, al fine di approfondire le cause dei ritardi e verificare le procedure di programmazione e distribuzione dei farmaci chemioterapici nei presidi ospedalieri della provincia.