CHIETI. Il Tribunale di Chieti chiude il procedimento nato da una querela del Segretario Nazionale Nursind. L’ex segretario provinciale di Chieti: “Querelato solo per aver informato gli iscritti. Ma la giustizia mi ha dato ragione.”
CHIETI – Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Chieti ha disposto l’archiviazione del procedimento R.G. GIP n. 511/2025, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero e riconoscendo l’insussistenza di qualsiasi condotta penalmente rilevante a carico di Vincenzo Pace, già Segretario Provinciale del NURSIND di Chieti.
La vicenda trae origine da una querela presentata dal Segretario Nazionale del NURSIND, dott. Andrea Bottega, in relazione a un messaggio inviato da Pace agli iscritti del sindacato, nel quale l’ex segretario segnalava alcune modifiche introdotte alla polizza di tutela legale e la sua sostituzione con un nuovo servizio di assistenza.
Secondo quanto si legge nell’ordinanza di archiviazione, il messaggio “rientrava nell’ambito della libertà di critica e di manifestazione del pensiero” e non conteneva elementi diffamatori né intenti di danneggiare il sindacato. Il Giudice ha ritenuto che Pace avesse agito in “buona fede” e con “finalità divulgative”, sottolineando che il suo intervento era volto a chiarire aspetti oggettivamente rilevanti per gli iscritti.
“Querelato per aver informato gli iscritti”
“Alcuni mesi fa – racconta Vincenzo Pace – ritenni doveroso inviare agli iscritti un messaggio per spiegare le variazioni intervenute nella polizza assicurativa di tutela legale, sostituita da un nuovo servizio.
Nell’uscita dal NURSIND e nel mio successivo ingresso nel sindacato COINA, ho ritenuto opportuno e necessario chiarire uno degli aspetti più critici relativi alle polizze assicurative, che non condividevo più e che rappresentavano una delle principali ragioni della mia scelta di lasciare il NURSIND.
A fronte di quella comunicazione – prosegue – il Segretario Nazionale del NURSIND ha ritenuto di sporgere querela nei miei confronti, probabilmente perché quella comunicazione “non avrei dovuto farla”. Forse gli iscritti non dovevano sapere?”.
Oggi, con l’archiviazione del procedimento giudiziario, Pace ritiene che la vicenda offra una risposta chiara:
“La giustizia ha riconosciuto la piena legittimità del mio comportamento, confermando che il mio unico obiettivo era tutelare la trasparenza e il diritto all’informazione degli iscritti.”
Una vita nel sindacato
Vincenzo Pace ha guidato per oltre dieci anni la Segreteria Provinciale NURSIND di Chieti, contribuendo a far crescere il sindacato da circa 80 iscritti a oltre 800, fino a renderlo la prima forza sindacale della ASL di Chieti.
Un risultato frutto, come egli stesso sottolinea, “di un lavoro costante, di squadra e sempre improntato al rispetto delle persone e dei principi fondativi del sindacato”.
“La querela interna – commenta con amarezza – rappresenta una ferita per chi ha sempre creduto nei valori del confronto e della partecipazione.
Ma questa archiviazione non è una vittoria personale: è una vittoria per la libertà sindacale, per la trasparenza e per il diritto di ogni iscritto ad essere informato.
Un sindacato autentico – conclude – non teme il dissenso, ma lo accoglie come segno di democrazia.”
Una sentenza che ribadisce i valori costituzionali
Il provvedimento del Tribunale di Chieti non solo chiude un contenzioso interno, ma riafferma un principio fondamentale: la critica costruttiva e l’informazione trasparente verso gli iscritti costituiscono l’essenza stessa dell’attività sindacale.
La libertà di esprimere opinioni, anche divergenti, è – come ricordato dal Giudice – una manifestazione del diritto costituzionale di pensiero tutelato dall’articolo 21 della Costituzione.


