ABRUZZO. “Oltre 3,3 milioni di euro di finanziamenti a fondo perduto già erogati e altri un milione e 220mila euro in fase di erogazione: in poco più di un anno abbiamo immesso sul territorio abruzzese circa 4milioni e 600mila euro di liquidità a favore di imprese e professionisti, grazie all’eccellente lavoro della Finanziaria regionale”.
Sono alcuni dei numeri che decretano il successo dei Voucher di Garanzia gestiti da Fira, resi noti dall’assessore alle attività produttive Tiziana Magnacca.
“Quando nell’agosto 2024 è stata lanciata la misura – spiega l’Assessore – è stata pensata per dare una risposta fattiva alle imprese che quotidianamente vivono l’annosa criticità dell’accesso al credito e alle associazioni di categoria che auspicavano soluzioni immediate. Studiando questa forma di sostegno, che consiste nell’erogazione di un voucher a fondo perduto fino a 10mila euro che copre gli interessi passivi su finanziamenti erogati da banche o altri intermediari finanziari, nonché di un abbuono delle commissioni di garanzia, fino a 2.000 euro, rilasciata dai Confidi, peraltro cumulabili tra loro, abbiamo fatto in modo che le imprese abruzzesi potessero contare su uno strumento di aiuto concreto, in grado di ridurre l’impatto economico di un finanziamento bancario”.
L’avviso gestito da FiRA, che aveva una dotazione iniziale di 7milioni e 300mila euro, è attivo da settembre dello scorso anno: “Una misura – aggiunge la Magnacca – che costituisce un sostegno continuativo per il comparto produttivo e libero professionale della regione, che può ancora contare su quasi 2milioni di euro di risorse ancora da assegnare”.
“Dalla data di apertura dello sportello nel settembre dello scorso anno – sottolinea il presidente di FiRA Giacomo D’Ignazio – i nostri uffici hanno proceduto senza sosta nelle istruttorie delle domande pervenute, riuscendo a garantire la pubblicazione di almeno 2 o 3 elenchi di beneficiari ammessi al mese. Questo si è tradotto in un flusso continuo di erogazioni di contributi a fondo perduto a favore delle imprese richiedenti, che se a livello di finanziamenti assegnati si possono tradurre in quei 4,6milioni di euro cui accennava l’assessore Magnacca, in termini di volume di finanziamenti erogati dal sistema bancario ci raccontano cifre e, quindi, investimenti, ben più importanti. Tra risorse già stanziate, istanze ammesse e da liquidare e domande in corso di istruttoria – aggiunge D’Ignazio – stiamo parlando di circa 60 milioni e 800 mila euro di finanziamenti bancari concessi alle nostre imprese abruzzesi. Numeri che parlano non solo di problemi di liquidità, ma anche e soprattutto di voglia di fare impresa e di continuare a investire sul nostro territorio”.
“Un plauso ai professionisti di FiRA – dichiara in conclusione l’assessore Magnacca – è d’obbligo: dalla redazione dell’avviso, alle attività di diffusione delle informazioni, passando per il continuo raccordo con gli uffici regionali, le istruttorie celeri e le comunicazioni ai beneficiari, la Finanziari regionale ha dimostrato ancora una volta di essere il braccio operativo di cui Regione Abruzzo ha bisogno per tradurre le proprie politiche di sviluppo in azioni e soluzioni fattive per il territorio”.
VOUCHER DI GARANZIA IN SINTESI (E NUMERI!)
Al 15 ottobre 2025 sono 1.046 le domande pervenute a valere sui Voucher di Garanzia, la misura gestita da FiRA per conto di Regione Abruzzo, che concede alle micro, piccole e medie imprese abruzzesi contributi a fondo perduto per l’abbattimento dei tassi di interesse dei finanziamenti bancari e/o per la concessione di un buono sui premi di garanzia prestati dal sistema dei Confidi regionali.
L’Avviso, il cui sportello è stato aperto il 16 settembre 2024, aveva una dotazione iniziale di 7.310.132,02 euroe prevede una sovvenzione diretta a fondo perduto per mpmi e liberi professionisti abruzzesi finalizzata a:
· un contributo in conto interessi per l’abbattimento degli interessi passivi, su finanziamenti erogati da banche e/o da altri intermediari finanziari iscritti all’Albo unico di cui all’art. 106 TUB, dalla data di pubblicazione dell’Avviso, pari al 50% degli interessi passivi applicati sul finanziamento, individuati ex ante, nel limite massimo di 10.000 euro. In caso di finanziamenti a tasso variabile l’ammontare degli interessi passivi deve essere calcolato al tasso di stipula del finanziamento.
· un abbuono delle commissioni di garanzia, rilasciata da parte del sistema dei Confidi, pari al 50% delle commissioni pagate e fino ad un valore massimo di 2.000 euro.
Sono 580 le domande ammesse ai contributi e già liquidate, per un totale di 3.377.908,63 euro già sui conti correnti delle imprese, mentre sono 194 le istanze che risultano ammesse e in fase di erogazione e 141 le istanze attualmente in fase di istruttoria.
Da dicembre 2024, ossia dopo soli 3 mesi dall’apertura dell’avviso a oggi, sono già stati pubblicati 23 Elenchi di istanze ammesse al beneficio.
Minima è la percentuale delle domande inammissibili (127, ossia il 12,1% di quelle presentate) e ancora più bassa è quella delle domande escluse: solo lo 0,2% del totale.
Ammontano a 1.963.793,50, infine, le risorse attualmente residue.
“Un fatto positivo, che salutiamo con favore esprimendo apprezzamento per il lavoro dei protagonisti: assessorato alle Attività produttive della Regione Abruzzo e Finanziaria regionale Fira.”
E’ il commento espresso da CNA Abruzzo dopo la presentazione dei dati relativi al flusso finanziario generato dai voucher di garanzia destinati al mondo delle imprese: “Le cifre illustrate dall’assessore regionale Tiziana Magnacca e dal presidente della Fira, Giacomo D’Ignazio – afferma una nota della confederazione artigiana presieduta da Bernardo Sofia e diretta da Silvio Calice – spiegano quanto la misura fosse attesa dal mondo delle micro e piccole imprese, che più di altri comparti soffre in Abruzzo la carenza di credito. Il fatto poi che anche il sistema dei confidi di garanzia sia stato coinvolto aggiunge valore a una misura che, in termini di effettiva erogazione, si è tradotta in un flusso di finanziamenti, dalle banche alle imprese, valutato in circa 61 milioni di euro: in pratica, con una dotazione di 7,3 milioni di euro della misura, si è generato un effetto moltiplicatore quasi dieci volte maggiore”.
“Si tratta di un risultato – conclude la CNA – che dimostra anche la bontà della posizione espressa dalle diverse associazioni di impresa, che sempre l’hanno sostenuta; ma anche di un esempio che incoraggia a proseguire sulla stessa strada”.