TERMOLI. Dopo il tavolo nazionale con l’amministratore delegato di Stellantis Italia, Antonio Filosa, il segretario nazionale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, lancia un nuovo appello per il futuro dello stabilimento di Termoli e l’ha fatto proprio dal territorio, partecipando a un incontro della Fim-Cisl locale: “La situazione è drammatica. Se non si farà la fabbrica di batterie, bisogna assegnare nuove produzioni e dare prospettive a un sito che non può restare sospeso”. Uliano conferma che la decisione sulla Gigafactory è stata rinviata “entro la fine dell’anno”, ma ribadisce che “da giugno si attendono risposte concrete”.
Il leader della Fim-Cisl avverte: “Termoli non può essere dimenticata, serve un piano industriale serio e il coinvolgimento del Governo”. Nell’intervista, Uliano affronta anche i temi europei della transizione elettrica, chiedendo “regole più chiare e tempi realistici”, e invita Bruxelles a riconoscere la neutralità tecnologica per tutelare l’occupazione. “Solo così – conclude – potremo gestire una transizione sostenibile, senza sacrificare migliaia di posti di lavoro”.
Emanuele Bracone



