X
sabato 15 Novembre 2025
Cerca

Due aree per nuovi parcheggi e un polo intermodale alla stazione Vasto-San Salvo

VASTO. A volte, le idee più interessanti nascono dal basso. È il caso della proposta avanzata da un cittadino vastese per riqualificare le aree intorno alla stazione ferroviaria Vasto–San Salvo, con la creazione di nuovi parcheggi, una stazione bus integrata e servizi moderni per pendolari e turisti.

Una visione che guarda al futuro della mobilità locale, ma che parte da problemi molto concreti. Chi frequenta la stazione lo sa bene: pochi parcheggi, collegamenti bus quasi assenti e servizi minimi. Così, ogni giorno, molti pendolari sono costretti a lasciare l’auto lungo Via Buonanotte o sulle strade sterrate circostanti, in un’area che da tempo attende una pianificazione più ordinata.


L’idea: due aree da trasformare

Il progetto, illustrato in una proposta informale ma dettagliata, immagina di intervenire su due aree adiacenti alla stazione.

La prima, situata dietro l’Hotel Holiday, oggi è un terreno agricolo in disuso. Qui si propone di realizzare un parcheggio multipiano leggero con circa 350 posti auto, una ventina di stalli per bus turistici e alcune colonnine di ricarica elettrica. In copertura, pannelli fotovoltaici potrebbero garantire autonomia energetica, riducendo l’impatto ambientale dell’opera.

La seconda area, dietro l’Hotel Sporting e di fronte alla stazione, sarebbe invece destinata a una nuova stazione bus intermodale, direttamente collegata ai binari. Lì troverebbero posto dieci banchine per linee verso Vasto, San Salvo, Termoli, Lanciano, Chieti e Pescara, insieme a una sala d’attesa, un bar, servizi igienici e una biglietteria digitale integrata con Trenitalia e TUA.

A completare il quadro, una navetta elettrica urbana collegherebbe la stazione con il centro di Vasto, San Salvo Marina e la zona industriale, offrendo finalmente un’alternativa all’auto privata.


Una stazione che torna al centro

Secondo l’autore della proposta, l’obiettivo non è solo risolvere la carenza di parcheggi, ma trasformare la stazione in un vero punto di scambio tra treno, bus e mobilità elettrica.
Oggi la stazione è percepita come lontana, quasi periferica – spiega –. Con interventi mirati e sostenibili possiamo restituirle un ruolo centrale, a beneficio di tutto il territorio.”

I vantaggi sarebbero molteplici: una mobilità più efficiente, meno traffico urbano, maggiore sicurezza e una spinta all’economia locale, grazie al maggior afflusso di viaggiatori e turisti. Anche l’ambiente ne trarrebbe beneficio, con meno emissioni di CO₂ e più infrastrutture dedicate ai veicoli elettrici.


Un’idea da valutare

La proposta, pur non essendo ancora un progetto ufficiale, offre uno spunto di riflessione concreto per amministrazioni e istituzioni regionali.
I tempi ipotizzati per la realizzazione completa – circa 30 mesi – e le possibili fonti di finanziamento (PNRR, fondi regionali FSC, o partenariati pubblico-privati) mostrano una visione già matura e realistica.

In un momento in cui la mobilità sostenibile è al centro delle politiche pubbliche, un’iniziativa del genere potrebbe trovare terreno fertile, soprattutto se sostenuta da una progettazione condivisa e da un serio impegno istituzionale.


“Un’occasione per tutta la città”

L’auspicio del proponente è che la sua idea venga accolta come un punto di partenza per una discussione più ampia sul futuro della stazione e dei collegamenti tra Vasto e San Salvo.

“Non si tratta solo di costruire parcheggi o banchine – spiega – ma di ripensare il modo in cui ci muoviamo, rendendo più semplice e sostenibile la vita di chi ogni giorno viaggia, lavora o visita la nostra costa.”

Se realizzato, il Polo Intermodale Vasto–San Salvo potrebbe davvero diventare un simbolo di modernità e integrazione, restituendo a quest’area un ruolo strategico e accogliente, degno della porta d’ingresso del territorio vastese.