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domenica 5 Ottobre 2025
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La Sabino Esplodenti acquisita da Arca Defense e produrrà munizioni di medio calibro

CASALBORDINO. È ufficiale: la Sabino Esplodenti di Casalbordino, stabilimento tristemente noto per le due tragedie degli ultimi anni, la prima il 21 dicembre 2020 e la seconda il 13 settembre del 2022 in cui hanno perso la vita sei operai, cambia proprietà e rilancia la propria attività.

La storica azienda della famiglia Salvatore passa sotto il controllo della multinazionale Arca Defense, con sede principale ad Ankara e in Italia a Milano. La nuova proprietà ha già annunciato una svolta nelle linee produttive: lo stabilimento sarà infatti riconvertito alla produzione di munizioni di medio calibro, segnando una netta discontinuità rispetto al passato in cui si occupava di demilitarizzazione di materiale esplosivo. L’accordo è stato siglato nei giorni scorsi nel capoluogo lombardo.

Tutto il personale sarà assunto

Un punto fermo dell’accordo riguarda i lavoratori: tutto il personale attualmente impiegato, ovvero 70 dipendenti, sarà assunto dalla nuova società, garantendo continuità occupazionale in un territorio segnato da anni di incertezza e dolore.

Un investimento da 100 milioni di euro

Il piano industriale prevede un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro, che sarà destinato al potenziamento degli impianti e alla riconversione produttiva. L’obiettivo dichiarato è trasformare Casalbordino in un polo di riferimento per la produzione di munizioni destinate al mercato internazionale.

Una nuova fase per l’azienda

Dopo anni difficili, segnati da gravi lutti e da stop produttivi, la Sabino Esplodenti si prepara dunque a una nuova fase. Con l’arrivo di Arca Defense, la prospettiva è quella di consolidare l’attività industriale e di offrire nuove opportunità economiche e occupazionali, con l’auspicio che la sicurezza sul lavoro e la tutela dei dipendenti diventino i pilastri della rinascita dello stabilimento.