FARA SAMMARTINO. “Non ci saranno mai abbastanza lacrime per piangere una persona bella come Paolo”.
La comunità di Fara Sammartino piange la scomparsa di Paolo Cocco, alpinista deceduto durante una scalata in Nepal.
“Qualsiasi cosa si mettesse in mente di fare, la svolgeva con il sorriso, la generosità, le capacità che tutti gli abbiamo sempre riconosciuto. Paolo era uno spirito libero a disposizione di tutti, che spesso per gli altri si privava proprio della sua libertà, Paolo era una persona per i grandi progetti, ma svolti con la dedizione e l’umiltà degli uomini valorosi.
Aveva promesso a Fara San Martino che sarebbe tornato, noi sapevamo che sarebbe comunque ripartito, ma aspettare quel dolce sorriso era una cosa che avevamo imparato a fare, in piazza, in azienda, a casa, nel suo campetto di basket alla villa comunale.
Paolo ora è più vicino alle stelle, quelle che voleva avvicinare con le sue spedizioni da “sognatore”.
E’ ora di sederti e riposare, ti sei arrampicato fin lassù.
Ciao Paolo, Fara San Martino ti abbraccia”.
“La scomparsa dell’alpinista abruzzese, Paolo Cocco, mi addolora profondamente, così come quella degli altri italiani che hanno perso la vita in Nepal. Conoscevo bene Paolo e ho sempre apprezzato la sua nobiltà d’animo, la professionalità e le doti di amministratore locale, espresse con dedizione nel suo comune, Fara San Martino, dove ha anche ricoperto il ruolo di vicesindaco. Perdo senza dubbio un caro amico. Paolo ha contribuito a far muovere i primi passi in Abruzzo a Fratelli d’Italia, e lo ha fatto in tempi politici non semplici, quando a contare, più di ogni altra cosa, erano i legami di amicizia. Paolo ne è stato testimone autentico, per lui i rapporti umani avevano sempre un valore supremo. Ricorderò per sempre la sua bontà, la sincerità nei rapporti, la curiosità e l’umiltà con cui affrontava la vita. Alla famiglia di Paolo e a quelle degli altri connazionali scomparsi rivolgo sinceri sentimenti di vicinanza e cordoglio, mentre resta viva in me la speranza per l’altro alpinista abruzzese ancora disperso, Marco Di Marcello”.
Così, il senatore abruzzese di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi.
“Le parole di Paolo Cocco, pronunciate prima della sua partenza per il Nepal, risuonano oggi con una forza ancora più intensa: ‘Portare in Nepal il nome dell’Abruzzo è un onore e una responsabilità’. Averle lette ha stretto ancora di più il legame con la sua figura e con il significato profondo del suo viaggio. Paolo non era solo un alpinista esperto ma un uomo che ha saputo incarnare con fierezza i valori della nostra terra: coraggio, umiltà, dedizione. Il suo impegno come amministratore locale, la sua generosità e il suo senso di comunità lo hanno reso un punto di riferimento per Fara San Martino e per l’intero Abruzzo. La sua scomparsa ci addolora profondamente. Ma quelle parole, quel senso di appartenenza e di responsabilità che ha voluto portare con sé fino alle vette himalayane, ci consegnano un’eredità morale che non dimenticheremo. Ai familiari di Paolo e degli altri connazionali scomparsi rivolgo il mio più sincero cordoglio e la mia vicinanza. Resta viva in me, e in tutti noi, la speranza che l’altro alpinista abruzzese ancora disperso, Marco Di Marcello, possa essere ritrovato sano e salvo. L’Abruzzo intero lo aspetta”.
Così, il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Massimo Verrecchia.



